Ambulatorio sociale di Santa Barbara a corto di medicine

Ambulatorio sociale di Santa Barbara a corto di medicine

Ambulatorio sociale di Santa Barbara a corto di medicine, tanto che dal primo maggio ha dovuto stoppare le ricette per i pazienti. La struttura, aperta nel 2017, è un punto di riferimento per tutte quelle persone che hanno bisogno di assistenza ma non possono ottenere visite specialistiche e medicinali a carico del sistema sanitario nazionale. Una forma di assistenzialismo ai meno abbienti a cui, da qualche mese, si era affiancato anche l’ambulatorio sociale odontoiatrico. Entrambi i centri sono diretti dal dottor Sandro Marenzoni, già primario di Belcolle. Purtroppo, il Comune finora non ha fatto granché per aiutare la sopravvivenza dell’ambulatorio: sebbene Palazzo dei Priori non sia obbligato a sostenere l’apertura ed il prosieguo delle attività, è pur vero che da sei anni le amministrazioni intervengono per sopperire ad eventuali mancanze.

INTERVIENE CIAMBELLA

Ciononostante, la maggioranza Frontini ad aprile ha bocciato un emendamento da 4.500 euro presentato da Luisa Ciambella per risolvere la carenza di medicine. “Mi era stato detto – spiega la consigliera al Corriere – che avrebbero trovato un benefattore e convocato il dottor Marenzoni, ma ad oggi non mi risulta esserci stato nessun incontro e nessun benefattore. Sì, le cose da fare sono tante ma dal 1 maggio l’ambulatorio non effettua prestazioni perché non ha disponibilità di farmaci”. Ciambella è preoccupata: “Questo è un fatto grave, ancor peggio è che non ci sia la volontà di risolverlo. Il mio emendamento in bilancio da 4.500 euro era oculato, perché la spesa annua si aggira tra gli 8 e i 9 mila euro e, visto che eravamo già ad aprile, le somme sarebbero state ricavate da capitoli che potevano essere toccati”.

Mattia Ugolini

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