Nasce ad Arlena una maxi discarica

Nasce ad Arlena una maxi discarica

Nasce ad Arlena una maxi discarica, un sito da 60 mila tonnellate di rifiuti plastici l’anno. E’ quella che sorgerà in località Banditaccia. Il 20 maggio il progetto, da 26 milioni, per un giro di affari ipotizzato di 150 milioni, è stato autorizzato dalla Regione: l’iter era iniziato durante la precedente amministrazione Zingaretti, il 17 marzo 2021. Per pura coincidenza, il giorno dopo l’arresto della dirigente regionale del settore ambiente Flaminia Tosini e dell’imprenditore Valter Lozza. A presentarlo la società Med Sea Litter di Viterbo. Sempre per pura coincidenza, a dicembre 2022, nel palazzo della Regione ancora a guida Pd, qualche dirigente, dopo aver concesso per anni soprelevazioni su soprelevazioni, si è accorto che i gestori della discarica di Monterazzano, l’unica oggi attiva sul territorio laziale, non hanno mai presentato la previste garanzie finanziarie. Ergo: le Fornaci deve chiudere, con tanti saluti al progetto di ampliamento. In pratica: con una mano la Regione zingarettiana affossa Monterazzano, con l’altra fa aprire una mega discarica ad Arlena.

RICICLAGGIO DELLA PLASTICA

La parola discarica non compare nell’istanza di valutazione di impatto ambientale: si parla di piattaforma di valorizzazione, riciclo materie post-consumo, beach litter e marine litter, con annesso stoccaggio definitivo delle frazioni non riciclabili. In pratica l’impianto nascerebbe per riciclare plastica recuperata dal mare, quindi nel segno della sostenibilità ambientale. Ma ad Arlena e nei comuni limitrofi come Tuscania la preoccupazione è altissima per l’impatto ambientale che l’impianto avrebbe su un centro così piccolo (che sarebbe letteralmente assediato dai camion che portano la monnezza) e la gente è sul piede di guerra. Del resto, dallo stoccaggio dei materiali plastici a diventare la nuova Monterazzano il passo può essere breve.

60 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI ALL’ANNO

Tanto più con dimensioni che mai come in questo caso contano: la piattaforma avrà la capacità di trattare, come detto, circa 60 mila tonnellate di rifiuti all’anno, di cui il 57% sarà costituito da scarti non riciclabili che dovranno essere smaltiti nell’annesso invaso. Secondo il quotidiano on line Etruria News, che ha pubblicato la documentazione, il sito si candida a diventare la più grande discarica del Lazio.

Massimiliano Conti

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