Trinità, i negozianti invocano parcheggi
Trinità, i negozianti invocano parcheggi. La ripavimentazione della piazza di fronte alla chiesa, infatti, ha tolto decine di posti auto non solo ai residenti, ma anche ai clienti delle attività commerciali che si trovano lungo via Maria Santissima Liberatrice. Alcune delle quali, a questo punto, hanno paura che la zona non sarà più frequentata come prima e per questo – ma anche per il problema della sicurezza – meditano di chiudere e trasferirsi altrove. Problemi che sono emersi martedì sera durante il confronto nel complesso degli Agostiniani, alla Trinità, tra i rappresentanti della giunta – sindaca Frontini, assessori Aronne e Floris – residenti e commercianti.
“NON CI SONO PIU’ POSTI”
“Siamo molto arrabbiati – afferma Anna, che da tanti anni vive a San Faustino, a due passi dalla Trinità –. Ormai, con questa ulteriore zona pedonale, non possiamo più mettere la macchina da nessuna parte. Una tragedia, se poi tolgono quel poco che c’è rimasto, non so proprio come faremo. Io abito in questa zona da anni e il parcheggio è solo uno dei tanti problemi. Qui c’è erba alta dappertutto, il quartiere è abbandonato a se stesso. Dopo le dieci di sera non esco più di casa, è un macello”, afferma invece riguardo al tema della scarsa sicurezza. Un fattore, questo che si riallaccia anche ai parcheggi, perché un conto è lasciare l’auto sotto la propria abitazione, un altro posteggiarla più lontano e camminare a piedi a ora tarda in una zona poco sicura. Sull’effetto del restyling della Trinità e di piazza San Faustino, però, sono tutti d’accordo, seppur con qualche differenza dovuta al gusto soggettivo.
ALLARME SICUREZZA
C’è chi ama i cipressi collocati di fronte alla chiesa della Trinità e chi no, ma senza dubbio il quartiere, almeno sotto l’aspetto del decoro, ora ha un volto migliore. “Anche se non c’è più il parcheggio a piazza San Faustino, un posto per la macchina si trova sempre – dice Paolo, titolare di un negozio –. Il vero problema è invece la sicurezza. C’è chi beve, chi si droga, non c’è presenza di polizia e carabinieri, anarchia totale. Siamo allo sbando. Non c’è sera in cui non facciano a botte. Io sto pensando di chiudere e trasferire il negozio fuori dalle mura. Le piazze pavimentate sono belle, ma l’area dovrebbe essere più pulita”.
Tiziana Mancinelli
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