Carnevale di Civita Castellana: “Aderire ai gruppi organizzati per garantire sicurezza”

Carnevale di Civita Castellana: “Aderire ai gruppi organizzati per garantire sicurezza”

Carnevale di Civita Castellana: “Aderire ai gruppi organizzati per garantire sicurezza”. Sul web scoppia veemente la polemica relativa al post intitolato “Io mi iscrivo”. Valerio Turchetti, presidente della Fondazione Carnevale Civitonico, interviene per chiarire la delicata vicenda.

TUTTI AD AMMIRARE O PUCCIO

Gruppi organizzati

“Il post – spiega Turchetti – è la prima di una serie di iniziative che abbiamo intrapreso per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di iscriversi ai gruppi organizzati. Nell’elenco dei gruppi citati nel post sono inseriti anche maschere libere organizzate. Sul post non si parla di divieti o di limitazioni. La Fondazione promuove l’iscrizione e l’adesione ai gruppi mascherati, ai carri, alle maschere libere pensate e caratteristiche e che stimoli i cittadini, specie quelli giovani, ad organizzarsi un proprio gruppo mascherato, una propria maschera libera. Quindi vi invito a riflettere su chi sta facendo davvero del terrorismo e chi invece lavora, spende tempo e denaro per il carnevale. Chiarito il post, voglio informare su quello che le autorità preposte ci stanno chiedendo di risolvere a livello organizzativo”.

CARNEVALE, SARTE AL LAVORO

Sicurezza

“Come Fondazione – prosegue il presidente Valerio Turchetti – abbiamo il dovere morale, oltre che di legge, di affrontare la problematica e di cercare di ridurre al minimo i rischi. Carnevale deve essere una festa e non può diventare un dramma. Questi stessi ragazzi si stanno lamentando con noi e con le autorità perché sono le maschere libere che ostacolano la loro sfilata. Vogliono sì, assumersi la responsabilità dei loro iscritti, ma non quella di chi neanche conoscono. Io non riesco a dargli torto.Quindi continuo a confrontarmi con loro e con le autorità cercando di trovare una soluzione e posto di nuovo il manifesto invitando chi vuole mascherarsi ad aderire ai gruppi organizzati”.

Alfredo Parroccini

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