Aerei caduti tra le case a Guidonia. Il pm: “Pilota ha evitato tanti morti” | Video

Aerei caduti tra le case a Guidonia. Il pm “Pilota ha evitato tanti morti”. Cordoglio in tutta Italia per l’incidente avvenuto sui cieli della cittadina ad Est della Capitale sul quale indagano sia la Procura di Tivoli che quella militare. Dai primi accertamenti pare che l’uomo che pilotava l’areo caduto più vicino alle case poco prima di mezzogiorno di martedì 7 marzo con le sue manovre ha evitato che il velivolo finisse dove c’erano persone.

DUE AEREI PRECIPITANO A GUIDONIA

Il pm: “Pilota ha evitato tanti morti”

“Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato li direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime”. È quanto sottolinea in una nota il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto in merito all’incidente di Guidonia.  I pm indagano per disastro aereo colposo. Il procedimento è contro ignoti “non essendovi al momento ragioni per individuare possibili indizi di responsabilità nei confronti di persone” spiega il Procuratore Menditto. Mercoledì 8 marzo verrà effettuata l’autopsia sul corpo delle due vittime.

Un testimone: “Ho visto l’aereo cadere”

“Stavo aprendo la macchina e ho sentito il rumore del motore di un aereo da vicino. Ho visto un’ombra per terra, ho alzato la testa e ho visto l’aereo cadere. Ha preso una macchina o gli è caduto a fianco, non ricordo. Sono scappato subito. Ho visto fuoco e fumo nero. Un bello spavento”, lo ha detto a LaPresse un testimone dell’incidente di Guidonia che ha assistito allo schianto dell’aereo in via della Margherita in pieno centro abitato, nel quale hanno perso la vita i due piloti.

Mattarella: “Profonda commozione”

“Il tragico incidente aereo in cui hanno perso la vita il tenente colonnello Giuseppe Cipriano e il Maggiore Marco Meneghello, mentre erano impegnati in attività di volo, ha destato profonda commozione in tutto il Paese. In questa triste circostanza, voglia rendersi interprete presso l’ Aeronautica Militare e le famiglie dei due Ufficiali dei miei sentimenti di cordoglio, solidarietà e intensa partecipazione al dolore dei congiunti”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

L’Aeronautica: “Vogliamo ricordarvi sorridenti”

“Giuseppe e Marco, vogliamo ricordarvi così, con i vostri volti sorridenti, appassionati del volo ed entusiasti del vostro lavoro”, si legge in un messaggio postato dall’Aeronautica militare con i social insieme a una foto dei due avieri. “Avete trasmesso i valori dell’Aeronautica Militare a migliaia di giovani in tutta Italia che oggi sicuramente avranno un pensiero per voi. Ancora una volta, la nostra grande famiglia è costretta a fare i conti con un devastante dolore che ha profondamente scosso tutti noi”, continua il messaggio.

La ricostruzione

I due piloti del 60° Stormo di Guidonia rimasti vittime di un tragico incidente aereo mentre erano ai comandi dei loro velivoli U-208, nel corso di una missione addestrativa nelle vicinanze dell’aeroporto. 

Il tenente colonnello Giuseppe Cipriano era nato a Taranto nel 1975 e il maggiore Marco Meneghello a Legnago (Vr) nel 1977; entrambi erano istruttori di volo con un’esperienza di migliaia di ore/volo e hanno perso la vita facendo il loro lavoro al servizio del Paese.

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