Attentato incendiario in un’azienda agricola

Attentato incendiario in un’azienda agricola

Attentato incendiario in un’azienda agricola di Ronciglione che produce nocciole. E’ successo martedì sera. Danni per migliaia di euro, con un trattore completamente distrutto, il cui valore si aggira sui 25 mila euro, e una macchina raccoglitrice di nocciole la cui funzione è stata compromessa. Inequivocabili le tracce: una lunga scia di liquido infiammabile che arrivava al trattore, probabilmente gasolio, e resti di un piumone acrilico ritrovati sotto al mezzo. Quasi certamente l’innesco. Il proprietario, che dopo un sopralluogo con i carabinieri è stato ascoltato, ha detto di non avere la più pallida idea di chi possa essere stato e di non aver mai ricevuto minacce.

LA DISPERAZIONE DEL PROPRIETARIO

A dare l’allarme è stato il vicino. “Era sera, da poco erano passate le 8 – racconta il proprietario dell’azienda – il vicino, che aveva già chiamato i vigili del fuoco, mi ha telefonato”. Il proprietario, infatti, non vive nell’azienda. Quando è arrivato c’erano già i vigili del fuoco ma il trattore era ridotto a un ammasso informe di metallo. “Un danno di circa 25 mila euro solo per il trattore – spiega – poi c’è la macchina raccoglitrice di nocciole, molto rovinata, con la quale, però, sto riuscendo ad operare”. Questo, infatti, è il periodo della raccolta di nocciole e restare senza macchinari equivale a dover affrontare una spesa ingente, se non si vuole perdere il raccolto. Per quanto concerne il trattore, anch’esso fondamentale, il produttore si sta avvalendo dei mezzi messi a disposizione da un amico. “La sera dell’incendio – racconta – avevo già intuito che si era trattato di un atto doloso, avevo notato alcune cose strane. Ma è stato il giorno successivo, quando insieme ai carabinieri abbiamo compiuto un sopralluogo più approfondito, che la situazione è apparsa molto più chiara. Da quanto ho potuto vedere, chi ha agito è passato dal cancello del terreno accanto, ha poi manomesso la rete di confine per scavalcarla. A quel punto ha cosparso il terreno di gasolio e infine, proprio per danneggiare irrimediabilmente il trattore, sotto ci ha infilato un piumino in acrilico, una sorta di miccia”.

Beatrice Masci

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