Caso Attilio Manca, Ingroia: “Ora deve muoversi la Procura antimafia”

Caso Attilio Manca, Ingroia: “Ora deve muoversi la Procura antimafia”

Caso Attilio Manca, Ingroia: “Ora deve muoversi la Procura antimafia”. Il legale della famiglia dell’urologo commenta quanto è stato scritto nella relazione della commissione antimafia che si è occupata del caso: “Se la Commissione parlamentare, visto che quando lo dicevano i familiari sono stati ignorati, sostiene che Attilio Manca sia stato ucciso dalla mafia, ci auguriamo che finalmente la Procura Antimafia di Roma si attivi e apra una nuova indagine”, dice Antonio Ingroia.

COMMISSIONE ANTIMAFIA: “ATTILIO MANCA FU UCCISO”

Il caso e la relazione

Attilio Manca, il medico di 34 anni morto nel 2004 a Viterbo, è stato ucciso, non si trattò di suicidio. Sono le conclusioni della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, sul caso dell’urologo ritrovato senza vita nella sua abitazione. L’ipotesi iniziale fu quella del suicidio perché dagli esami autoptici risultarono nel corpo del 34enne eroina e alcol. I suoi genitori si opposero all’archiviazione sostenendo che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento subito da Bernardo Provenzano a Marsiglia.

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La commissione: “Fu omicidio”

Per la Commissione, la morte di Attilio Manca è “imputabile a un omicidio di mafia e l’associazione mafiosa che ne ha preso parte (non è chiaro se nel ruolo di mandante o organizzatrice o esecutrice) sia da individuarsi in quella facente capo alla famiglia di Barcellona Pozzo di Gotto”. Grande soddisfazione della famiglia.

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Le conclusioni

Nel commento alle conclusioni, l’onorevole Piera Aiello, deputata del gruppo Misto, membro della Commissione antimafia da anni sotto scorta per minacce mafiose, si rivolge alla madre di Attilio: “Cara Angela, che dirti, adesso sarà vostra cura farne buon uso. Ringrazio tutta la Commissione antimafia per il lavoro svolto”.

B. M.

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