Centinaia di rimborsi per Imu non dovuta

Centinaia di rimborsi per Imu non dovuta

Imu, fioccano i rimborsi. Il Comune di Viterbo sta restituendo migliaia di euro per imposte versate in eccedenza negli anni passati. “Dai dati in possesso dell’ufficio, dalla documentazione presentata dal contribuente, dalle visure effettuate nella banca dati del catasto fabbricati, dalla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà presentata unitamente all’istanza di rimborso, non risultano intestati allo stesso altri immobili oltre quelli sopra descritti, ubicati nel territorio del Comune di Viterbo”, questa la dicitura.

Somme restituite a molti imprenditori agricoli viterbesi

A vedersi restituire le somme, che variano da poche decine a centinaia di euro per ogni anno, sono per la maggior parte imprenditori agricoli viterbesi, alcuni dei quali anche molto noti, che negli anni passati si erano viste imputare dagli uffici somme non dovute per edifici connessi alla loro attività. Si parte dal 2012, anno di introduzione dell’imposta i municipale sugli immobili (in sostituzione della vecchia Ici), e si arriva fino allo scorso anno.

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I contribuenti si sono visti riconoscere le somme ingiustamente versate

Ovviamente, come quando sono i cittadini a dover restituire soldi alle casse degli enti locali o allo Stato dopo 5 anni scatta la prescrizione. Tutti i contribuenti in questione hanno presentato quindi ricorso entro i termini stabiliti e, dopo aver fornito la documentazione integrativa necessaria, conclusi i controlli da parte dell’ufficio tributi, si sono visti riconoscere le somme ingiustamente versate. Per le casse di Palazzo dei Priori l’operazione non è indolore.

E’ stato lo stesso ministero della Finanze nel 2021 a ricordare agli enti locali che l’aliquota stabilita per gli immobili diversi dall’abitazione principale “non può trovare applicazione per i fabbricati rurali strumentali all’attività agricola in quanto è superiore al limite massimo stabilito per questa tipologia di immobili dalla legge n. 160/2019”. I fabbricati rurali strumentali, per la cronaca, sono stati esentati dall’Imu a decorrere dall’anno 2014 e nuovamente assoggettati all’imposta a dall’anno 2020.

Massimiliano Conti

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