Cinema, finora per Viterbo solo un ruolo da comparsa

Cinema, finora per Viterbo solo un ruolo da comparsa

Viterbo città del cinema. Tutti d’accordo, ci mancherebbe, ma la ricaduta di immagine per il territorio si sta rivelando piuttosto scarsa, se non nulla, anche perché quasi mai nessuno, al di fuori del contesto locale, conosce l’esistenza dei set allestiti nel centro storico. Sicché l’eco di alcune produzioni che sono passate ad esempio a San Pellegrino, spenti i riflettori del momento ad uso e consumo di cittadini e residenti, non sembra finora aver minimamente influito sull’immagine della città all’esterno della Tuscia.

Viterbo non compare da nessuna parte

In altre parole, se è vero che alcuni film hanno fatto il giro del mondo, è anche vero che Viterbo (non comparendo, il suo nome, da nessuna parte) si è trovata e si trova a prestare il suo volto quasi sempre a Roma, Firenze, Londra, Parigi.

Risultato: la fiamma della momentanea fierezza, l’orgoglio e il compiacimento per essere stati scelti da firme importanti e di grande successo si smorza con l’ultimo ciak, quando la città torna ad essere quella che è tutti i giorni con i problemi delle buche, dell’erba alta, del traffico impazzito e la conseguente rabbia dei residenti.

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La ricaduta di immagine per la città resta confinata alle pagine social

Insomma, leoni sì (il leone è il simbolo della città), ma per un giorno. Un amaro destino contro il quale, fino ad oggi, si è “combattuto” con i paletti in metallo delle paline informative dislocate qua e là per far sapere al turista che il vicolo o la piazza su cui sta camminando, oltre che dai papi, è stata calpestata da numerosi divi dei nostri tempi. La ricaduta di immagine per la città, in definitiva, resta confinata alle pagine social dei cittadini che hanno casualmente incontrato attori e registi consegnando all’immortalità del web un selfie patinato.

Per il resto c’è solo da sperare che gli spettatori restino incollati ai titoli di coda, quando, a volte, ma non sempre, il nome di Viterbo sfila tra i nomi di macchinisti, costumisti e scenografi, relegato in quel mondo del dietro le quinte, che è sicuramente meglio di niente, ma non ci cambia la vita.

Tiziana Mancinelli

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