Minacce alla convivente, alla sbarra 31enne
Minacce alla convivente, alla sbarra 31enne. Se lo avesse lasciato le avrebbe fatto togliere il figlio e avrebbe chiamato a raccolta i parenti calabresi per farla pagare a lei e alla sua famiglia. Giudizio immediato per l’uomo, originario della provincia di Reggio Calabria, ma residente nel Viterbese, accusato di maltrattamenti in famiglia dalla ex compagna 29enne, pronta a costituirsi parte civile con l’avvocato Angelo Di Silvio. La giovane donna decise di denunciare l’imputato dopo l’ennesimo episodio di violenza, accaduto a marzo di due anni fa.
DUE ANNI DA INCUBO
Stando alle ricostruzioni, le circostanze in contestazione si sarebbero verificate tra il 2019 e il 2021, periodo durante il quale la 29enne avrebbe subito costantemente violenze sia psicologiche, sia fisiche da parte del 31enne, sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati dall’aprile successivo alla querela. Secondo le ipotesi accusatorie, il trentenne spesso avrebbe umiliato e offeso la 29enne, dandole della poco di buono e sminuendola ad ogni occasione. Dalle parole poi sarebbe passato ai fatti afferrandola e stringendole i polsi e le braccia fino a farle male.
“LA SPEDIZIONE PUNITIVA”
Nello specifico, il 31enne le avrebbe riferito che avrebbe fatto in modo di separarla dal figlio e che se le fosse venuto in mente di troncare la relazione avrebbe organizzato una spedizione punitiva contro lei e la sua famiglia, potendo contare sul supporto dei propri parenti in Calabria per mettere in atto la vendetta. Il 21 marzo del 2021 al culmine di una discussione il 31enne avrebbe preso a schiaffi la convivente, colpendola su uno zigomo, e avrebbe continuato sferrandole testate allo sterno. A luglio 2021 il gip Autizi accolse la richiesta di giudizio immediato avanzata dal pm Franco Pacifici tre mesi prima.
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