Morte Hassan Sharaf, chiesta la condanna dei tre imputati con rito abbreviato

Morte Hassan Sharaf, chiesta la condanna dei tre imputati con rito abbreviato

Morte di Hassan Sharaf, chiesta la condanna dei tre imputati a giudizio con rito abbreviato. Ieri in aula, davanti al gip del tribunale di Viterbo, Savina Poli, il procuratore generale Tonino Di Bona, concludendo la requisitoria, ha chiesto un anno per l’ex direttore del carcere di Mammagialla, Pierpaolo D’Andria e 8 mesi ciascuno per Luca Floris, a capo dell’ufficio matricole del penitenziario e Daniele Bologna, comandante della polizia penitenziaria.

I legali dei parenti del 21enne egiziano si sono associati alle richieste

La seduta è proseguita poi con le discussioni dei legali delle parti civili, gli avvocati Giacomo Barelli e Michele Andreano, che difendono la madre, la sorella e un cugino di Hassan Sharaf. Nel corso delle arringhe, i difensori dei famigliari hanno sviscerato tutti gli aspetti della vicenda, associandosi infine alle considerazioni e alle richieste di pena avanzate dalla pubblica accusa. A dicembre si celebreranno due udienze che saranno riservate alla discussione delle difese dei primi tre imputati, rappresentati dagli avvocati Marco Russo, Giuliano Migliorati e Luca Chiodi.

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Sentenza a febbraio

Nel frattempo, si avvicina l’udienza preliminare per l’altro terzetto di imputati, ovvero Roberto Monarca, che all’epoca dei fatti era responsabile del padiglione di medicina protetta, Elena Niniashvili, medico che allora lavorava nello stesso reparto diretto da Monarca, e Massimo Riccio, assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria, che era il responsabile della sezione di isolamento per i quali si procede con il rito ordinario. I difensori di questi ultimi, sono gli avvocati Giuliano Migliorati, Fausto Barili e Mario Brizi, i quali discuteranno l’11 gennaio. La seduta decisiva per entrambi i procedimenti è stata fissata al 22 febbraio. In quell’occasione sarà dato spazio ad eventuali repliche delle parti cui seguirà la camera di consiglio, al termine della quale il giudice per le indagini preliminari emetterà la sentenza nei confronti dei sei imputati, sia per quelli che scelsero il rito abbreviato, sia per gli altri a processo con rito ordinario.

Valeria Terranova

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