Omicidio Bramucci, inchiesta al rush finale

Paolo Di Basilio
28/12/2022

Omicidio Bramucci, inchiesta al rush finale

L’inchiesta sull’omicidio di Salvatore Bramucci sta per essere chiusa anche se ancora bisogna fare luce su alcuni aspetti di non secondaria importanza. Su tutti: l’identificazione del terzo uomo del gruppo che ha fatto fuoco contro il 57enne la mattina del 7 agosto nelle campagne di Soriano nel Cimino e la sorte del presunto bottino che la vittima custodiva, frutto della sua attività di usuraio per la quale era stato condannato (quando è stato ucciso stava terminando di scontare la pena di 3 anni e 4 mesi patteggiata nel 2020).

L’omicidio e le indagini

Le indagini sono seguite dai carabinieri e sono coordinate dal pm Massimiliano Siddi. Finora l’ipotesi che appare leggendo le due ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip Rita Cialoni che hanno spedito in carcere Tonino Bacci e Lucio La Pietra a settembre e la cognata di Bramucci Sabrina Bacchio qualche settimana dopo, è che il gruppo di amici che ruotava intorno alla sorella della moglie della vittima – che agisce tra Guidonia e la zona di Roma Est – abbia pianificato l’agguato per impossessarsi dei beni di Bramucci. Il suo tesoro, mai ritrovato del tutto. Sarebbe questo il movente: Bramucci una volta finita la pena – a settembre, massimo ottobre sarebbe stato libero – voleva trasferirsi alla Canarie con la figlia grande avuta da una precedente relazione. E voleva utilizzare proprio quei soldi. Ma la cognata e i suoi complici – questa l’ipotesi accusatoria – non gli hanno dato tempo. Lo hanno ucciso prima.

LANDOLFI CONDANNATO A 22 ANNI

L’indagine oltre ai tre in carcere per ora coinvolge anche il compagno di Sabrina Bacchio Costantin Dan Pomirleanu e il romano Alessio Pizzuti che avrebbe avuto dei contatti telefonici sospetti con i due che la mattina del 7 agosto erano sulla Smart presa a noleggio per raggiungere Soriano.

Inchiesta verso la chiusura

Ora la Procura è a un bivio. Chiudere subito la partita per i tre in carcere chiedendo il giudizio immediato nelle prime settimane del 2023 o aspettare ulteriori sviluppi delle indagini per portare tutti i presunti responsabili davanti alla Corte d’Assise?

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