Omicidio Pasolini, chiesta la riapertura delle indagini: il mistero dei tre Dna | Video

Omicidio Pasolini, chiesta la riapertura delle indagini: il mistero dei tre Dna. Depositata nella mattina di venerdì 3 marzo l’istanza per chiedere la riapertura delle indagini sull’omicidio d’intellettuale, consumato all’idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975 e per il quale si autoaccusò l’allora sedicenne Pino Pelosi.

PETIZIONE PER FAR RIAPRIRE LE INDAGINI

Il mistero dei tre Dna

A presentare il documento, nel quale si chiede di accertare attraverso nuove indagini, a chi appartengono i tre Dna individuati nel 2010 dai carabinieri del Ris, è stato l’avvocato Stefano Maccioni, a nome del regista David Grieco e dello sceneggiatore Giovanni Giovannetti. “Abbiamo chiesto la riapertura del caso di Pasolini perché partiamo da un punto fermo che sono i 3 dna: non è un’indagine come nel 2009 che partiva da zero: grazie all’esame che abbiamo richiesto nel 2009 e fatto nel 2010 dal Ris siamo arrivati a scoprire che Pino Pelosi non era solo”, ha precisato il legale.

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Le dichiarazioni di Abbatino

Questa volta, dunque, non si riparte da zero “ma da questi tre Dna, che vogliono dire che tre persone erano sicuramente presenti all’Idroscalo di Ostia. Ora – ha aggiunto il legale Maccioni- se a queste tre persone presenti, con o senza Pino Pelosi, questo sarà da accertare, aggiungiamo le dichiarazioni rese da Maurizio Abbatino alla Commissione parlamentare Antimafia, cioè che Pasolini venne attratto all’Idroscalo di Ostia (per recuperare le pizze del film) dopo un furto commissionato, si rende necessario capire perché si commissionò questo furto” . Pasolini quindi “non andò a consumare un rapporto sessuale occasionale all’Idroscalo di Ostia – ha sottolineato ancora l’avvocato- ma andò per recuperare, come è emerso dalle indagini, le pizze del suo film Salò o le 120 giornate di Sodoma”.

Chiesta la riapertura delle indagini

Dunque a due giorni dal compleanno di Pier Paolo Pasolini, che il prossimo 5 marzo avrebbe compiuto 101 anni, “noi riteniamo che la Procura della Repubblica possa e debba riaprire queste indagini, per accertare effettivamente le reali responsabilità dell’omicidio”, conclude il legale.

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