Scontro mortale, domani l’autopsia. Sull’asfalto nessun segno di frenata

Scontro mortale, domani l’autopsia. Sull’asfalto nessun segno di frenata

Scontro mortale, domani l’autopsia. Sull’asfalto nessun segno di frenata. Un malore improvviso o una distrazione fatale del conducente della Fiat Panda, senza però escludere anche una scarsa visibilità della strada. Sono queste, al momento, le ipotesi sulle quali si stanno concentrando le indagini dei carabinieri della compagnia di Tuscania, coordinate dalla procura di Viterbo, per chiarire le cause dello scontro tra un’auto e un rimorchio di un trattore avvenuto venerdì mattina sulla strada provinciale Doganella, nel territorio di Canino. Nell’incidente hanno perso la vita il pensionato Augusto Scudieri, 84 anni, e il bengalese di 24 anni Hossain Md Salman, entrambi residenti a Cellere, che si trovavano a bordo della Fiat Panda. La procura ha disposto l’autopsia sui loro corpi, che stando alle ultime indiscrezioni sarà effettuata domani mattina nel cimitero San Lazzaro di Viterbo.

AGRICOLTORE SALVO PER MIRACOLO

Intanto il giorno dopo il terribile scontro sono emersi nuovi particolari su quanto sarebbe successo intorno alle 6,45 in località Bonifica, nei pressi dell’antica Tomba Francois. Innanzitutto sull’asfalto non sarebbero state rinvenute tracce di una frenata da parte dell’auto guidata da Scudieri, che non è riuscito ad evitare l’impatto, violentissimo, con il rimorchio del trattore, fermo ai lati della carreggiata. Il giovane agricoltore che si trovava al volante del mezzo, infatti, aveva appena finito di raccogliere alcune cassette che erano cadute sull’asfalto quando avrebbe visto in lontananza avvicinarsi la Panda che, secondo quanto rilevato dai carabinieri, stava viaggiando ad una velocità sostenuta. L’agricoltore avrebbe fatto appena in tempo a evitare l’auto lanciandosi nella cunetta. Subito dopo lo schianto, nel quale il pensionato e il bengalese sono morti sul colpo, è stato proprio lui a chiedere l’intervento immediato dei soccorritori, i quali però non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

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