Truffa piccole aziende in crisi, tra le vittime anche viterbesi

Beatrice Masci
06/06/2023

Prometteva finanziamenti a fondo perduto a piccole imprese e privati in difficoltà, ma era una truffa. Per iniziare la pratica chiedeva un compenso che si aggirava tra 600 e 1.200 euro. Nella rete sono finiti anche diversi viterbesi. Al termine delle indagini, la Guardia di finanza di Ravenna ha denunciato l’ideatore della truffa, che avrebbe mietuto vittime in tutta Italia.

Per fornire una parvenza di regolarità e credibilità all’operazione, l’ideatore della truffa avrebbe fatto sottoscrivere alle vittime perfino un formale atto di conferimento di incarico di consulenza, e quando le persone cominciavano a lamentarsi per il mancato accredito delle somme richieste, avrebbe fatto loro recapitare false comunicazioni da parte di fantomatici Organismi dell’Unione Europea, con tanto di loghi ufficiali abilmente riprodotti, attestanti l’accoglimento delle istanze e la prossima erogazione delle somme richieste.

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In molti casi, poi, l’ideatore del raggiro aveva creato falsi profili che diceva essere riconducibili a funzionari in servizio presso le istituzioni comunitarie. Sulla base di tale documentazione, in alcuni casi gli interessati hanno anche acquistato beni e fatto investimenti con rateizzazioni per le quali sono risultati inadempienti non avendo mai ricevuto le somme sperate e subendo, quindi, ulteriori danni patrimoniali in aggiunta a quanto inutilmente e illecitamente versato.

Alla luce di quanto emerso il soggetto investigato è stato denunciato per truffa aggravata e per falsità materiale. Inoltre, nel corso delle indagini sono state sottoposte a sequestro le somme ancora giacenti su suoi conti correnti per circa 24.000 euro