Mercato immobiliare in ripresa nella Tuscia
Mercato immobiliare in ripresa nella Tuscia. “Presto – dice il presidente di Unindustria, Sergio Saggini – risaliranno anche le compravendite. Come costruttori non riusciamo a soddisfare la richiesta, dovremmo produrre molte più case rispetto a quelle che facciamo perché riusciamo a venderle tutte in poco tempo. Di nuove per il momento non ce ne sono, perché le aree stanno finendo ed il grosso problema è l’aumento dei costi, che porta con sè quello dei prezzi. Ma essendo la domanda in crescita, questo non è un dato preoccupante”.
PREZZI
Riguardo ai prezzi tranquillizza i viterbesi: “A Viterbo mi uccideranno perché c’è chi dice che le case costano tanto, quando in realtà nella nostra città le case costano molto poco. Questo vuol dire che, quando è in crescita, il mercato cresce anche Viterbo, ma poco alla volta”. Saggini entra quindi nel clou della sua analisi: “I prezzi delle nuove abitazioni sono sostenibili, è un mercato florido: c’è poca offerta e molta domanda. Per quanto riguarda l’usato, sembra che le compravendite stiano crescendo perché le quotazioni sono salite ed i clienti che vengono per il nuovo vendono l’usato. E sicuramente è un segnale positivo”. “Negli anni della crisi – spiega – tu compravi casa a 300 mila euro e la vendevi a 150. C’era un grande gap. Se l’usato tornasse a crescere, invece, si potrebbe vendere un immobile usato a 230 mila euro e comprare il nuovo a 300 mila, con una differenza che con un piccolo mutuo si può sostenere”.
PREOCCUPANO I TASSI
Ci sono, però, anche dei lati negativi: “Su tutti la crescita dei tassi d’interesse. Ma, anche su questi, va pur detto che sì, sono cresciuti ma, se ci confrontiamo con la media, ci va di lusso. Da noi sono tra il 3,5% ed il 4%, mentre altrove sono intorno al 4/5%. Quando cominciai con mio papà nel 2005, in un momento di boom, i tassi erano al 7% e le case si vendevano benissimo. Adesso invece pagare un mutuo al 3,5% sembra una pazzia”. Le previsioni però non sono per nulla cattive: “Si prevede un ultimo aumento dei tassi verso fine anno, poi inizierà la discesa e si ristabilizzeranno tra il 2/3%”. Uno dei possibili freni è il costo della vita ormai alle stelle, sommato al mancato innalzamento delle buste paga: “Il dato sullo stipendio medio a Viterbo appare allarmante, è vero. Neanche io capisco come mai qui ci siano i salari più bassi d’Italia. E’ chiaro che se questo dato non cela lavoro in nero, il problema si riflette nell’acquisto della casa”.
Mattia Ugolini
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