Anarchici e 41 bis, il caso Cospito davanti alla Consulta

Anarchici e 41 bis, il caso Cospito davanti alla Consulta

Anarchici e 41 bis, il caso Cospito davanti alla Consulta. Nell’udienza pubblica fissata per le 9.30 di martedì 18 aprile, dovrà affrontare il nodo del bilanciamento tra attenuanti e aggravanti nel processo legato all’attentato del 2006 contro la Scuola carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo.

Il caso Cospito davanti alla Consulta

Cospito è imputato perché ritenuto responsabile dell’esplosione di due ordigni, piazzati all’interno di due cassonetti all’ingresso dello stabile, che non causò morti né feriti. Per quella vicenda è stato condannato dalla Corte d’Appello a 20 anni con l’accusa di strage. In Cassazione, i giudici ritennero si trattasse “di strage contro la sicurezza dello Stato”. Dunque rinviarono il procedimento alla Corte d’Appello di Torino, per rideterminare pena. Fu allora che venne disposto per l’anarchico il regime di carcere duro al 41 bis. Nel nuovo processo d’Appello, il pg ha chiesto la condanna all’ergastolo, come prevede la legge nel caso di recidiva.

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Questione di legittimità

L’accoglimento della questione di legittimità da parte della Consulta, consentirebbe di graduare la pena, che potrebbe essere rideterminata passando dalla condanna dell’ergastolo ostativo a 30 anni di carcere. Una decisione in tal senso, potrebbe indurre Cospito, che nel frattempo ha ripreso ad alimentarsi con integratori e vitamine, a interrompere lo sciopero della fame cominciato nell’ottobre scorso in segno di protesta contro il regime di 41 bis e l’ergastolo ostativo.

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