Chemioterapia in carcere per Matteo Messina Denaro. “Non parla e non si pente”

Chemioterapia in carcere per Matteo Messina Denaro. “Non parla e non si pente”

Chemioterapia in carcere per Matteo Messina Denaro. “Non parla e non si pente”. Iniziano a trapelare alcuni dettagli sulle prime ore in prigione del boss arrestato lunedì 16 gennaio in una clinica privata di Palermo dove si recava per curare un tumore al colon. Ha bisogno di cure oncologiche e per questo nelle scorse ore si era ipotizzato anche il trasferimento in uno dei 5 reparti penitenziari presenti in Italia (tra i quali c’è anche Viterbo). Invece, stando a quanto riferisce l’agenzia La Presse, il boss detenuto al 41 bis (carcere duro) riceverà la terapia interrotta per l’arresto in carcere.

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Chemioterapia in carcere

Secondo quanto appreso da fonti penitenziarie inizierà domani, 19 gennaio,  le sedute di chemioterapia, alle quali non si era potuto sottoporre a causa dell’arresto. Per la terapia è stata allestita oggi a un metro dalla cella una stanza clinica. Il boss, stando alle indiscrezioni riportate dall’agenzia, “è molto preoccupato per la sua salute” nonostante dopo le prime visite si è potuto constatare che abbia “un fisico palestrato, asciutto e depilato”.

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Non parla e non si pente

Stando alle stesse fonti Matteo Messina Denaro, per ora, avrebbe fatto capire che non è intenzionato a collaborare con la giustizia: “Non ha intenzione di parlare e non si pente”. E’ stato sottoposto a visita psichiatrica nella quale non sono state riscontrate patologie.

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Prime ore in cella

Al momento dell’arresto, secondo quanto appreso da LaPresse , Matteo Messina Denaro non aveva con sè soldi. Gli sono stati forniti dopo il suo arrivo nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila, perché possa comprarsi sigarette, acqua e generi alimentari. Il cappellano della casa circondariale ha dato invece al superlatitante dei vestiti e della biancheria intima per cambiarsi. Al boss è stata anche fornita una televisione, che però ad ora non ha mai voluto accendere.

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