Papa Benedetto XVI morto. Romoli: “Era amico della Tuscia”

Papa Benedetto XVI morto. Romoli: “Era amico della Tuscia”

Papa Benedetto XVI morto. Romoli: “Era amico della Tuscia”.Il presidente della Provincia di Viterbo ha diramato una nota sul decesso del papa emerito Ratzinger avvenuta la mattina di sabato 31 dicembre in Vaticano ricordato la storica visita del 2009 a Viterbo e Bagnoregio.

LA VISITA A VITERBO E BAGNOREGIO | FOTO

Papa amico della Tuscia

“Un uomo e un amico vicino all’Italia. Un uomo e un amico vicino anche alla Tuscia, come ha dimostrato con la sua visita a Viterbo e Bagnoregio il 6 settembre 2009. Nessuno potrà mai scordare quel giorno, scolpito ormai nella pietra della storia della nostra provincia”, scrive Romoli che aggiunge: “A legare il Papa Emerito al nostro territorio anche gli studi da lui compiuti su San Bonaventura, nato proprio a Bagnoregio, sul quale Benedetto XVI nel 1955 scrisse la dissertazione La teologia della storia di San Bonaventura“.

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Benedetto XVI, il ricordo

Per Romoli il papa emerito Benedetto XVI “non è stato solo un gigante della fede e della teologia, ma uno dei più grandi filosofi e intellettuali che il Novecento abbia mai visto. Proprio per questo motivo, tanti saranno gli studiosi che nei prossimi decenni, probabilmente anche secoli, si imbatteranno e dovranno misurarsi con il suo complesso pensiero. Un pensiero nato quando, ancora giovane, Benedetto XVI ha intrapreso una percorso nel solco della tradizione cristiano-cattolica, che ha poi sempre difeso e professato con tenacia per tutta la vita”.

Pontificato

“Benedetto XVI ha guidato il suo pontificato all’insegna della saggezza e dell’umiltà. Qualità dimostrate anche quando, nel febbraio del 2013, ha deciso di rinunciare al ministero petrino. Una scelta difficile e sofferta, che pure mostra la generosità e la forza di un uomo che ha scelto di lasciare il pontificato”, conclude Romoli.

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