Sgarbi: “Cacciato dalla Sicilia perché denunciai gli affari sull’eolico di Messina Denaro”

Sgarbi: “Cacciato dalla Sicilia perché denunciai gli affari sull’eolico di Messina Denaro”

Sgarbi: “Cacciato dalla Sicilia perché denuncia gli affari sull’eolico di Messina Denaro”. Il sottosegretario alla Cultura e sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi commenta l’arresto di Matteo Messina Denaro e ricorda come “uno dei business del sanguinario boss mafioso fossero gli impianti eolici e fotovoltaici nelle province di Trapani e Agrigento”.

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Messina Denaro e l’eolico

“Oggi è necessario ricordare – dice Sgarbi – come lo scioglimento del Comune di Salemi (di cui sono stato sindaco) per sospette infiltrazioni mafiose, peraltro mai riscontrate, avvenuto nel maggio del 2012 (io mi ero dimesso nel febbraio dello stesso anno) arrivò proprio al culmine delle mie battaglie solitarie contro l’installazione di mega impianti eolici tra Salemi, Castelvetrano, Marsala e Mazara del Vallo che con le mie denunce ero riuscito a bloccare”.

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Lo scioglimento del Comune di Salemi

Per Sgarbi “è arrivato il momento di accendere un faro su quello scioglimento.  Anche perché – conclude il Sottosegretario – dopo la mia cacciata, siano stati autorizzati nel territorio della provincia di Trapani a grande velocità numerosi impianti eolici e fotovoltaici”.

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