Sgarbi su Matteo Messina Denaro: “Vi dico perché è stato latitante 30 anni”

Sgarbi su Matteo Messina Denaro: “Vi dico perché è stato latitante 30 anni”

Sgarbi su Matteo Messina Denaro: “Vi dico perché è stato latitante 30 anni”. Il sottosegretario alla cultura e sindaco di Sutri è tornato a parlare del boss catturato il 16 gennaio in una clinica di Palermo dove si recava per curare un tumore al colon. Lo ha fatto pubblicando un post su Facebook nel quale ha criticato “certa antimafia” che “ha cercato la mafia dove non c’era”.

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Sgarbi su Matteo Messina Denaro

Perché Matteo Messina Denaro è stato latitante per 30 anni? “Semplice – scrive Sgarbi – Certa antimafia ha cercato la mafia là dove non c’era. Penso a quell’antimafia oggi sotto processo a Caltanissetta, che decideva le carriere di prefetti, questori e investigatori della Dia, che aveva rapporti opachi con giornalisti, che dispensava favori e prebende, che si adoperava per sciogliere comuni dove amministravano sindaci scomodi. Che predicava legalità ma praticava l’affarismo”.

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Gli affari con l’eolico

Poi Sgarbi torna ad accedere una luce sul business dell’eolico contro il quale si era battuto quando era sindaco di Salemi. “Era un’antimafia di facciata, mentre la vera mafia operava indisturbata mettendo le mani su milioni e milioni di euro di contributi pubblici per gli impianti eolici. Ecco, per comprendere la latitanza di Matteo Messina Denaro, invece che rincorrere per le vie di Campobello cittadini spaesati e impauriti, si dovrebbe rileggere anche quella stagione. E riscrivere le parabole dei suoi protagonisti”, conclude Sgarbi.

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