Diffamazione, applicata per la prima volta a Viterbo la riforma Cartabia. Paolo Gianlorenzo prosciolto

Diffamazione, applicata per la prima volta a Viterbo la riforma Cartabia. Paolo Gianlorenzo prosciolto

Diffamazione, applicata per la prima volta a Viterbo la riforma Cartabia. E’ accaduto ieri pomeriggio al palazzo di giustizia durante il processo che vedeva imputato il giornalista Paolo Gianlorenzo accusato di diffamazione a mezzo stampa dopo la querela presentata dal generale Umberto Saccone per una serie di servizi quando quest’ultimo fu nominato amministratore unico della Pas, Port Authority Security srl, la società che ha come socio unico l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e che si occupa dello svolgimento per conto dell’Adsp dei servizi di sicurezza inerenti all’attuazione delle norme di security per le quali è competente l’Authority, nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.

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Paolo Gianlorenzo prosciolto

Paolo Gianlorenzo, difeso dall’avvocato Franco Taurchini, venerdì 13 gennaio era tornato davanti al giudice monocratico Cappelli che tuttavia, avendo verificato l’assenza della parte offesa e del suo legale nonostante la regolare notifica dell’udienza, applicando le novità della riforma firmata dall’ex ministro della giustizia Cartabia ha terminato il processo prosciogliendo il giornalista. La legge infatti, per evitare lungaggini nei processi prevede che nei casi di irreperibilità o mancato interesse di una delle parti il processo non deve andare avanti.

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La vicenda

Tutto era nato dalla querela di Umberto Saccone proveniente dall’Arma dei Carabinieri, 25 anni trascorsi nell’intelligence e nei servizi di sicurezza, poi Direttore della Sicurezza e Senior Vice President di Eni corporate, dove ha lavorato per 8 anni prima dell’incarico a Civitavecchia. E’ stato uno dei consiglieri del M5S in materia di intelligence. Gianlorenzo aveva scritto una serie di articoli sulla presunta incompatibilità con il ruolo alla Pas che avevano generato la reazione del generale.

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