Elezioni regionali, nel centrosinistra volano gli stracci

Elezioni regionali, nel centrosinistra volano gli stracci

Elezioni regionali, nel centrosinistra volano gli stracci. Forse la sintesi migliore è quella di Chiara Geloni, direttrice del sito di Articolo 1: “Si è chiusa subito, però bella trattativa”.  Dove il “bella” è chiaramente un’amara ironia a conclusione di un tweet dedicato al fallimento dell’ipotesi di riaprire i giochi per la corsa alla Pisana concordando una candidatura unica del centrosinistra. A pensare che non si potessero riassumere meglio di così i fatti degli ultimi giorni è Fabrizio Barca, uno dei promotori dell’appello all’unità caduto nel vuoto. Con il corredo di un commento che ha il sapore dell’epitaffio: “Penosi”.

Volani gli stracci

In effetti il leader del Terzo polo aveva subito alzato il ponte levatoio appena ha saputo dell’apertura (che tale non era, secondo il tweet citato prima) di D’Amato ai Cinquestelle. E Carlo Calenda, in un’intervista al Corriere della Sera, ha ribadito il punto: “Le alleanze non si fanno sulla base delle somme algebriche necessarie per vincere e poi per non governare. Servono idee comuni e nel Lazio le idee comuni vedono noi, il Pd e +Europa alleati”.

BOMBA DI VELARDI: “NEL PD TROPPI CONTRO D’AMATO”

La replica del M5S

Dal canto loro i Cinquestelle della Pisana prendono posizione per allontanare dalla loro candidata e, a ben vedere, dal leader del loro partito, Giuseppe Conte, qualsiasi responsabilità in merito al flop dell’iniziativa di D’Amato. Secondo il gruppo di M5S alla Regione Lazio, “gli attacchi strumentali a Donatella Bianchi sono l’evidente sintomo di un nervosismo diffuso di chi è disposto a tutto pur di non perdere strapuntini di potere”. La loro posizione, sostengono, “è sempre stata chiara: prima delle poltrone vengono i programmi e non possono esserci alleanze se non c’è sintonia su una visione progettuale. E appare del tutto contraddittoria – osservano – la posizione di chi da un lato ci chiede di fare un ticket e dall’altro accusa la nostra candidata di essere un ‘furbetta’, facendo, tra l’altro un processo alle intenzioni”.

Andrea Tognotti

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