Vasanello, portato al Museo della ceramica l’antico sarcofago dimenticato

Andrea Niccolini
26/12/2022

Vasanello, portato al Museo della ceramica l’antico sarcofago dimenticato

Vasanello, recuperato e trasportato nel plesso del Museo della ceramica l’antiico sarcofago di travertino dimenticato da circa trent’anni nel deposito comunale in località Praticare. Venne ritrovato nel 1909 sotto al basamento della torre campanaria di San Salvatore durante i lavori di consolidamento.

il massiccio manufatto di oltre una tonnellata fu inizialmente lasciato nelle vicinanze del luogo della scoperta. Negli anni ’50 fu collocato all’ingresso del cinema parrocchiale Don Bosco. Nei primi anni ’90, in occasione del rifacimento del manto stradale, venne “provvisoriamente” spostato nel deposito comunale.  Così, avviluppato dai rovi e letteralmente sommerso da altri materiali, del sarcofago si era perso persino il ricordo.
Quantomai opportuna, pertanto, la decisione dell’amministrazione comunale di restituire dignità a questa testimonianza del passato di Vasanello. Nell’attesa di studi approfonditi che permettano di capire a quale periodo risalga e perché si trovasse  sotto al basamento del campanile, non si può evitare di legarlo all’unica testimonianza che potrebbe fornire delle risposte. Nel 1794 il canonico Ermenegildo Costanzi dà alle stampe il primo libro mai scritto su Vasanello: Atti del martirio del glorioso San Lanno. Un trattato apologetico sulla vita del patrono di Vasanello, soprattutto, che tramanda anche un’interessantissima leggenda. “Esiste in detta terra un antichissimo mausoleo, in forma di torre riquadrata. […]. Questa torre ben alta serve in oggi per campanile di una delle chiese parrocchiali di detto luogo, sotto il titolo di Santissimo Salvatore. Evvi costante tradizione, che detta torre sia un antico sepolcro eretto ad illustre personaggio morto ivi nell’ultima guerra che dai Romani fu data agli Etruschi, presso il Lago Vadimóne, che mostrerò appresso, non dista da detta torre, che un mezzo miglio all’incirca. […] Elbio, ultimo re de’ Toscani (Etruschi , ndr) ucciso nell’ultima decisiva battaglia datagli dai Romani, presso il Lago Vadimóne, non altrove lo trovo morto che in Palazzuola (Palazzolo, ndr), oggi diruta”.