Viterbo, traffico impazzito. Rotatoria di San Lazzaro da rifare
Natale alle porte, la corsa ai regali è al rush finale e puntualmente la città si paralizza a causa del traffico. Scene già viste negli anni passati – con l’eccezione forse nel biennio della pandemia – complice il tasso record di automobili per abitante, che colloca Viterbo sempre in cima alle classifiche nazionali. Dallo scorso anno c’è però un fattore in più che rende insostenibile una situazione già critica. Si tratta della rotatoria davanti al cimitero San Lazzaro, sulla Cassia Nord, realizzata nell’ambito dei lavori di urbanizzazione relativi al nuovo centro commerciale.
Quella rotonda è diventata il tallone d’Achille della viabilità, come ammette il capo dei vigili urbani Mauro Vinciotti. “Ho appena mandato una pattuglia a bloccare un ramo della rotatoria dell’Ipercoop in modo da fluidificare il traffico – dice al telefono il comandante -. Siamo nell’imminenza del Natale, la gente si muove e, come in tutte le città italiane, i rallentamenti e gli ingorghi diventano inevitabili. A Viterbo purtroppo abbiamo questo problema in più, del quale il settore lavori pubblici del Comune è perfettamente al corrente”. La soluzione quindi è rifare i lavori, tutto il resto sono palliativi. Il problema è infatti di natura tecnica: la rotonda è stata realizzata male. Troppo stretto il diametro e in più, sottolinea Vinciotti, non non ci sono corsie dedicate a chi deve uscire, come succede al contrario in altre rotatorie, come per esempio quella dell’Ipercoop: “Se si blocca il traffico davanti al cimitero, per effetto domino si congestiona anche la rotatoria dell’Ipercoop, quindi si intoppa via Aldo Moro e di conseguenza via Garbini”.
Paralizzare quest’ultima, che è l’arteria principale della città, vuol dire far collassare l’intero sistema viario viterbese, che è fatto di vasi comunicanti. Per ridurre la pressione viaria c’è chi come l’Aci di Viterbo aveva proposto di rendere a senso unico proprio via Garbini. Per il comandante Vinciotti non è una strada praticabile: “Sarebbe un suicidio senza intervenire su via Villanova che in questo momento non riesce ad assorbire tutto il traffico che si riversa sulla rotatoria davanti allo Chic”. Un ruolo cruciale, anzi letale, sul traffico lo giocano ovviamente i centri commerciali, che ormai non si contano più e che sono i principali catalizzatori dello shopping natalizio, a scapito dei negozi del centro storico che, come riportato dalla stampa locale in questi giorni, lamentano pochi affari e scarsa affluenza. Ultimo ma non certo ultimo, un patologico problema culturale: i viterbesi considerano l’auto una protesi del proprio corpo e a questo non c’è cura. Tuttavia, se imparassero almeno a parcheggiare come Dio e il codice della strada comandano, senza bloccare la circolazione, sarebbe un piccolo passo avanti per loro e un grande passo per la civiltà.
Massimiliano Conti