Montefiascone ha abbracciato il Capitano Ultimo
Montefiascone ha accolto il Capitano Ultimo, alias Sergio De Caprio, colonnello dei carabinieri, l’uomo che ha arrestato il boss dei boss mafiosi Totò Riina. Lo ha fatto mettendo al centro di un incontro organizzato dall’amministrazione comunale il libro del giornalista Pino Corrias dedicato al militare. E proprio Corrias ha guidato l’iniziativa.
“Orgogliosissimo di presentare – ha detto Corrias -, il racconto dell’uomo che ha arrestato Riina e che per venti anni ha fatto tremare i palazzi del potere. Fino a quando il potere si è vendicato. Si chiama Ultimo, perché afferma di essere cresciuto in un mondo dove tutti volevano essere primi. Ha un talento nell’organizzare la lotta e scegliere gli uomini. Tutti insieme un grandissimo gruppo investigativo. Ha combattuto la ‘ndragheta, la camorra, la corruzione. Prima di esser stato messo all’angolo, isolato ed attaccato dalle alte gerarchie della politica. Ma non ha mai mollato”.
“ Mi sono impegnato, come autore, a rileggere le vicende umane e giudiziarie che lo hanno travolto – ha proseguito Corrias -. Da quando dopo il 15 gennaio 1993, dopo la cattura di Totò Riina, fu condannato a morte da Provenzano e Bagarella oltre che da mille sospetti confluiti nel processo trattativa Stato-mafia. Sono passati trent’anni ma mi è stato accanto a riaccompagnarmi nella rivisitazione-scoperta delle operazioni che lo hanno visto protagonista in incognito assieme ai suoi uomini: Vichino, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista e i suoi cento investigatori invisibili che lo hanno affiancato nei lunghi appostamenti, durante le intercettazioni fiume, le notti insonni passate ad indagare instancabilmente. Anche su quanto c’era di corrotto a Milano, Palermo, Napoli e nei cosiddetti ‘palazzi del potere’:, spingendosi sin troppo oltre fino ad essere fermato”.
Ultimo è stato denunciato per insubordinazione e diffamazione. Accusato di essere un cane sciolto, accerchiato, demansionato, poi isolato e per due volte ripagato con la revoca della scorta.