Rave di Valentano, falsa partenza del processo all’unico imputato

Rave di Valentano, falsa partenza del processo all’unico imputato

Falsa partenza per il processo ad Adurel Karafili, il 35enne albanese che si imbucò al rave party sulle sponde del lago di Mezzano a Ferragosto del 2021. Il trentenne, assistito dall’avvocato Luigi Mancini, è l’unico, tra 10 mila partecipanti al raduno clandestino, a essere finito a giudizio.

A piedi attraverso le campagne

Il giovane raggiunse il rave attraverso stradine di campagna, aggirando i posti di blocco delle forze dell’ordine e dimenticandosi di essere invece sottoposto all’obbligo di dimora a Viterbo. Durante lo sgombero fu identificato e così si cacciò nei guai. Ieri la prima udienza è stata rinviata al 2024.

Tra poco meno di un anno il giovane straniero, attualmente detenuto nel carcere di Frosinone dove sta scontando un’altra condanna, si siederà sul banco degli imputati davanti a un giudice monocratico del Tribunale di Viterbo per aver trasgredito gli obblighi e le prescrizioni che gli erano stati imposti dal giudice della prevenzione con la misura della sorveglianza speciale, e per aver invaso e occupato terreni privati.

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Parti offese nel procedimento, Piero e Vincenzo Camilli, locatari degli appezzamenti, secondo i quali i danni subiti ammonterebbero a 300 mila euro.