Tarquinia, lutto per la morte di Benedetto Medici, custode della statua del Cristo Risorto

Tarquinia, lutto per la morte di Benedetto Medici, custode della statua del Cristo Risorto

Tarquinia piange la scomparsa di Benedetto Medici, storico custode della statua del Cristo Risorto. 82 anni, Benedetto da qualche tempo era ricoverato in ospedale a causa delle condizioni di salute.  Le esequie si sono tenute oggi nella chiesa di San Leonardo.

“Il Cristo Risorto per me rappresenta la vita – diceva Benedetto Medici nel documentario realizzato da Giovanni Leoni -. Io ci parlo qualche volta, ci parlo da solo, ci parlo sapendo che non mi risponde però io gli voglio bene e di conseguenza sto qui dentro”. Custode non solo della chiesa e della statua ma anche di storie, aneddoti; memoria storica di una tradizione viscerale per i tarquiniesi. “Nel 1982 andai a controllare il tetto, dissi che cadeva e purtroppo cadde davvero. La chiesa fu chiusa. La statua del Crsto Risorto fu portata a San Francesco dove rimase fino al 1984”. Ma quella chiesa non era il suo habitat per via dell’umidità, fu così trasferito alla Chiesola ma i raggi del sole che battevano diretti seccarono e spaccarono il legno e fu così necessario un restauro.

“Dopo il restauro, nella Pasqua del 1986 è ritornata a San Giuseppe. Il restauro della Chiesa era completato all’80% ed in seguito è stato ultimato – raccontava Benedetto -. Per questo si deve ringraziare il ragionier Giuseppe Santiloni che è andato casa per casa a reperire i fondi. Inoltre in quegli anni l’associazione dei falegnami di cui io faccio parte ha contribuito notevolmente al restauro della chiesa sia economicamente che con il lavoro: porte, finestre sono state fatte tutte gratuitamente da loro”.

Benedetto Medici è stato da sempre legato alla chiesa ed alla statua. “Entrare in questa chiesa – spiegava in un’intervista -, è sempre un’emozione forte. In questa chiesa c’è molto del lavoro di mio padre ed io me lo tengo stretto”. Orgoglioso ed al tempo stesso geloso della statua: “Non è mai stata tenuta bene così, possono dire quello che vogliono ma la statua non ha avuto più bisogno di un intervento”.
Benedetto negli ultimi anni nei lavori di manutenzione ha avuto al fianco suo nipote al quale ha insegnato tutti i segreti della statua; a lui ora l’arduo compito di portare avanti l’opera di Benedetto. Alla famiglia di Benedetto le sentite condoglianze dei corrispondenti e di tutta la redazione.