Bomarzo, Vicino Orsini una figura da riscoprire

Bomarzo, Vicino Orsini una figura da riscoprire

Cinquecento anni fa nasceva Vicino Orsini, poeta, committente, uomo d’armi e principe di Bomarzo a cui si deve la realizzazione di uno dei luoghi più conosciuti della provincia di Viterbo: il Sacro Bosco. L’amministrazione del paese, guidata dal sindaco Marco Perniconi, celebra la ricorrenza, in un’ottica di valorizzazione turistica, con una serie di importanti appuntamenti, che, su progetto di St Sinergie, si snoderanno nel corso di tutto quest’anno. Tra essi rientra un convegno di studi in programma sabato (28 gennaio) nel salone del piano nobile di Palazzo Orsini, sede del Comune di Bomarzo, con ricercatori del mondo accademico in campo letterario e storico-artistico, essendo stato, l’Orsini, un grande conoscitore della cultura del suo tempo e dei suoi protagonisti.

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Vinicio Orsini da riscoprire

Il progetto, che si intitola “Nel segno di Vicino”, sarà presentato stamattina in Campidoglio a Roma alla presenza dell’assessore alla cultura Miguel Gotor. Nell’occasione sarà introdotto il convegno di sabato curato dallo storico dell’arte Andrea Alessi e dal professor Paolo Procaccioli, già ordinario di letteratura italiana all’Università della Tuscia. Gli atti confluiranno in un libro che sarà pubblicato la prossima estate.

La figura

Pierfrancesco Orsini, detto Vicino, nacque a Roma il 4 luglio 1523 e morì a Bomarzo il 28 gennaio 1585. Non si hanno notizie sulla sua infanzia, mentre è meglio nota la fase della sua maturità. A Bomarzo dimorava abitualmente nel palazzo di famiglia, il cui progetto era stato commissionato dal padre, nel 1519, a un architetto di gran nome: Baldassarre Peruzzi. Del Sacro Bosco ancora oggi non sono stati decifrati compiutamente né l’iconografia, né il contesto culturale che ne ispirò la progettazione. Fonte di ispirazione per poeti, letterati e artisti del Novecento, da Niki de Saint Phalle a Salvador Dalì, è stato oggetto di studi anche recenti che ne hanno confermato le problematicità, il che rende necessari approfondimenti ulteriori.

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Il programma

Il programma della giornata di sabato è teso ad indagare il profilo di Vicino attraverso una duplice direttrice: quella letterario-culturale e quella storico-artistica. Dopo i saluti del sindaco Marco Perniconi e l’introduzione della soprintendente Margherita Eichberg, previsti la mattina ( 9.30- 13) interventi di Paolo Procaccioli (Unitus), Daniele Musto (Università di Firenze), Claudia Chierichini (Yale University) e Ida Caiazza (New York University). Modera Giuseppe Crimi (Roma Tre). Nel pomeriggio (15-19) relazioni di Elisabetta Mori (già Archivio capitolino), Andrea Alessi (direttore del Museo di Acquapendente e già curatorial fellowship presso la Bibliotheca Haertziana), Luisa Caporossi (Soprintendenza), Emilio Lucci (Archivio di Amelia). Modera Alberta Campitelli (già Musei capitolini).

R. V.

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