Frane e alluvioni, la Tuscia è a rischio

Frane e alluvioni, la Tuscia è a rischio

Frane e alluvioni, la Tuscia è a rischio. Il 5% della popolazione è esposta a un pericolo elevato o molto elevato, il 2% è invece a forte rischio alluvioni. E’ quanto emerge dai dati sulla pericolosità idrogeologica dei territori italiani contenuti sulla piattaforma IdroGeo dell’Ispra, l’istituto per la protezione ambientale. Per quanto riguarda gli edifici, quelli sottoposti a un elevatissimo rischio frane sono il 4,6% del totale della provincia, con addirittura l’11,4% dei beni culturali che potrebbero essere danneggiati o distrutti da eventi franosi. Più in generale, frane di elevato rischio potrebbero interessare il 3,5% del totale del territorio della Tuscia.

PERICOLO ELEVATO

Sul fronte delle alluvioni, la situazione è analoga per quanto riguarda la superficie di territorio totale esposta, ma con una percentuale decisamente inferiore di popolazione: l’1,1%. Siamo lontani dai dati dell’Emilia Romagna e di alcune delle province devastate dai catastrofici allagamenti di questi giorni. Le aree potenzialmente allagabili raggiungono il addirittura il 45,6% dell’intero territorio regionale e la popolazione esposta supera il 60%.

LE AREE PIU’ FRAGILI

Secondo il rapporto Ispra del 2018, in tutti e 60 i comuni della Tuscia esistono delle aree classificate ad alta pericolosità idrogeologica: 22 di questi, cioè il 36,7%, devono fronteggiare addirittura il pericolo combinato di frane e alluvioni. Tra le zone più fragili ci sono Civita di Bagnoregio, Acquapendente, Proceno e Ischia di Castro. A livello nazionale, sempre in base ai dati della piattaforma IdroGeo, la popolazione esposta ad altissimo rischio frane ammonta a un milione e 303 mila abitanti, pari al 2,2% del totale. Quella esposta al rischio alluvioni è invece il 20,6%, poco meno di un quarto del totale, pari a oltre 12 milioni di persone.

Massimiliano Conti

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