“Una leggenda in musica”: a Roma grande mostra dedicata ad Armando Trovajoli

“Una leggenda in musica”: a Roma grande mostra dedicata ad Armando Trovajoli

Uno straordinario viaggio nel mondo di Armando Trovajoli, nel decennale della scomparsa del grande musicista: è quello che propone la grande mostra “Armando Trovajoli. Una leggenda in musica” dedicata al pianista, compositore direttore d’orchestra e che aprirà a Roma domani 11 marzo (fino al 14 maggio) al Museo Roma in Trastevere. La mostra è statapresentata questa mattina in Campidoglio.

Musicista eclettico e dalla versatilità ineguagliabile, Trovajoli ha raccontato in musica quasi ottant’anni di vita di costume, le sue melodie sono state la colonna sonora della generazione del dopoguerra, regalando sogni e segnando una pagina fondamentale della cultura italiana. Grande amante del jazz, Trovajoli suonò con i più prestigiosi jazzisti del mondo, quali Duke Ellington, Miles Davis, Chet Baker, Stèphane Grappelli, Django Reinhardt.

Un artista che ha, inoltre, collaborato con i più grandi registi del nostro cinema: Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Luigi Magni, Dino Risi, Antonio Pietrangeli, Marco Vicario, Alberto Lattuada ed Ettore Scola, del quale ha musicato praticamente l’intera filmografia. È stato autore, infatti, di colonne sonore di film straordinari, tra cui “Riso amaro”, “La Ciociara”, “Ieri, oggi, domani”, “Una giornata particolare”, catturandone l’essenza.

La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale, è organizzata e realizzata da Cor, Creare organizzare realizzare. L’esposizione è a cura di Mariapaola
Trovajoli, Alessandro Nicosia e Federica Nicosia. Collaboratore ufficiale Rai Teche, sponsor tecnico European Broker, supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Gangemi editore.

Nella mostra al Museo di Roma in Trastevere sarà possibile ripercorrere, attraverso una ricca collezione di documenti, foto, video, musiche, oggetti personali, come i suoi inconfondibili occhiali, l’itinerario di una vita e una carriera eccezionale che tocca la memoria collettiva. In mostra anche il copione e la partitura cui stava lavorando nei suoi ultimi giorni: sognava di fare una versione teatrale del film “Tosca”.

“Non era una mostra facile da organizzare, raccontare una storia di 90 anni di un personaggio così significativo, la sua storia artistica e personale”, ha detto Alessandro Nicosia, curatore della mostra. “Il materiale custodito da Mariapaola era tantissimo, quindi bisognava fare delle scelte”, ha concluso Nicosia. L’idea della mostra nasce dalla moglie, Mariapaola Trovajoli, per recuperare uno spazio dove stimolare l’interesse del pubblico e rivivere ricordi ed emozioni, con la musica e oltre.

LEGGI ANCHE prorogata fino ad aprile la mostra su Van Gogh

“Vorrei che questo patrimonio fosse conservato mi auguro che ciò avvenga”, ha osservato Mariapaola Trovajoli. “Non è stato facile per me portare fuori queste cose dal suo studio, anche perchè è sempre stato molto riservato sulle sue cose e sulla sua musica», ha concluso la moglie del compositore.

Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta l’immenso patrimonio artistico e la vita di un uomo prodigioso. Nove le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: “Gli inizi”, “il Jazz”, “il Pianoforte”, “La Radio”, “Il Cinema”, “Le Commedie musicali”, “La Televisione”, “Le Passioni”, “Il Maestro” e “Roma”. La mostra sarà arricchita anche da un catalogo edito per i tipi di Gangemi Editore che contiene storia immagini e anche un lungo elenco di straordinarie testimonianze, da Sophia Loren, Pippo Baudo, Renato Zero, Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea e tanti ancora.

“Per noi è una gioia presentare questa mostra, è una mostra doverosa che celebra uno dei più grandi musicisti contemporanei che l’Italia e Roma hanno avuto”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Un viaggio – ha aggiunto – nella storia della musica, del teatro e del cinema italiano straordinario. Sono sicuro avrà un grandissimo successo, e sarà un punto di partenza per una politica culturale che sappia valorizzare e riconoscere pezzi e componenti importanti di una città che deve tornare a essere vibrante centro non solo di conservazione del suo patrimonio inestimabile ma anche di cultura contemporanea. In Trovajoli c’è anche questo, tradizione musicale e contemporaneità”, ha concluso Gualtieri.

 

 

“Siamo soddisfatti che questa mostra si svolgerà a partire da oggi fino al 14 maggio al museo Roma in Trastevere”, ha commentato l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor. “Un museo – ha aggiunto – straordinariamente legato alla nostra città. Questa mostra narra la storia di Trovajoli e, in particolare, di un rapporto d’amore con Roma. Rapporto che passa attraverso la musica nella sua dimensione più popolare e vissuta da generazioni di romani che hanno trasferito questa musica, la sua persona, il suo successo in tutto il mondo”, ha concluso Gotor.

“Non vogliamo fare solo conservazione ma far conoscere le emergenze della città. Da museo del folklore, il Museo di Roma in Trastevere si è trasformato in un museo laboratorio, dinamico. Un museo molto frequentato dai giovani, e per questo mi rende molto contenta”, ha osservato la direttrice dei musei civici della sovrintendenza capitolina, Ilaria Marinelli Mariani. “Ci si ricollega anche al Ponte della musica, un luogo di cultura giovanile. È bene quindi che ci sia una mostra che faccia da ponte per un grande personaggio”, ha concluso Mariani.

“Persone come lui ti insegnano la passione per il mestiere nostro, aveva una passione e una sensibilità in quello che faceva unica”, ha detto Valerio Mastandrea, ricordando aneddoti del rapporto con Trovajoli. Un rapporto che l’attore ha definito “nonno-nipote”.