Omicidio delle Saline, si avvicina la sentenza per Cesaris

Omicidio delle Saline, si avvicina la sentenza per Cesaris

Omicidio delle Saline, mercoledì 8 marzo a Roma, davanti ai giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Civitavecchia, hanno discusso i difensori delle parti civili. Assente l’imputato, il settantenne Claudio Cesaris, da qualche tempo ricoverato in ospedale a causa dell’aggravamento delle condizioni di salute.

CESARIS TRASFERITO IN OSPEDALE

L’omicidio delle Saline

L’uomo, lombardo, il 7 dicembre 2021 assassinò a bruciapelo, con due colpi di pistola, il professore 51enne Dario Angeletti, nella sua auto, ferma nel parcheggio della riserva naturale a Tarquinia. Poche settimane fa Cesaris, fino a quel momento detenuto nel penitenziario romano di Rebibbia, all’esito di una perizia medica fatta eseguire di recente dal Tribunale di Civitavecchia su richiesta della difesa, è stato trasferito nel reparto di medicina protetta di una struttura ospedaliera.

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La pena richiesta dal pm

A novembre scorso il pubblico ministero Alessandro Gentile aveva chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per il tecnico in pensione dell’Università di Pavia, reo confesso dell’omicidio. Il processo lampo che vede imputato Cesaris per omicidio volontario del docente dell’Unitus, aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione, e per stalking nei confronti della ricercatrice quarantenne di cui era ancora invaghito, proseguirà il prossimo mese con la penultima udienza.

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Ad aprile le arringhe difensive

Tra le parti civili, l’Università degli Studi della Tuscia, assistita dall’avvocato Andrea Fedeli, i parenti della vittima, rappresentati dagli avvocati Rodolfo Bentivoglio e Massimiliano Zoli, il comune di Tarquinia difeso dall’avvocato Paolo Pirani e la ricercatrice, assistita dall’avvocato Eliana Saporito. Il 19 aprile la parola passerà ai difensori dell’imputato, gli avvocati Michele Passione e Alessandro De Federicis. Dunque a questo punto la sentenza per il 70enne si avvicina.

V. T.

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