Appalti, Bartolacci risponde all’Anac: “Errori fatti in buona fede”

Appalti, Bartolacci risponde all’Anac: “Errori fatti in buona fede”

Appalti, Bartolacci risponde all’Anac: “Errori fatti in buona fede”. “Abbiamo già risposto con una articolata relazione al richiamo dell’Autorità nazionale anticorruzione, assicurando che ci metteremo immediatamente in regola sul fronte degli appalti”. Così il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, replica all’ammonimento dell’Anac in merito al mancato rispetto del codice degli appalti nel periodo dal 2019 al 2021. L’Anticorruzione, nella delibera numero 578, evidenzia “violazione ripetuta e sistematica”.

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Bartolacci risponde all’Anac

“Non si può aggirare – sostiene l’Anac – la soglia dei contratti con affidamenti diretti plurimi. Parcellizzare lavori di appalti di manutenzione al fine di aggirare la soglia prevista dalla norma, e quindi procedere con affidamenti periodici plurimi, viola la legge e i principi di libera concorrenza”.  Bartolacci spiega: “Dalla delibera, in realtà, si evince che si tratta non di irregolarità ma di errori di forma per i quali, peraltro, abbiamo già dato disposizione agli uffici di operare al più presto per mettersi in regola. In realtà – evidenzia il sindaco – i rilievi sono stati mossi a un solo ufficio, quello tecnico. Abbiamo già rassicurato l’Anac e stiamo provvedendo. Mi preme evidenziare, però, che i rilievi non riguardano l’operato della politica. Ciò detto, affermo in modo deciso che i tecnici hanno operato sempre in buona fede, se hanno sbagliato lo hanno fatto senza alcun intento di violare il codice degli appalti”.

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La spiegazione

In relazione al periodo preso in esame dall’Anac e all’accusa di eccessiva parcellizzazione degli appalti, Bartolacci ha una spiegazione: “Si parla del periodo tra il 2019 e il 2021, ovvero in piena pandemia, quando le emergenze si sommavano le une alle altre ed era necessario intervenire sul momento, anche senza una adeguata programmazione. Non a caso i rilievi si fermano al 2021”.

B. M.

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