Carabinieri bussano alla porta, malore per 47enne finito ai domiciliari

Carabinieri bussano alla porta, malore per 47enne finito ai domiciliari

I carabinieri hanno bussato alla porta di casa per notificare un mandato di arresto per violenza privata, minaccia e danneggiamento. Il destinatario del provvedimento, però, non apriva, per cui i militari hanno pensato si fosse barricato nell’appartamento. Quando i vigili del fuoco, chiamati in supporto, hanno sfondato la porta, lo hanno trovato privo di sensi, colpito da un malore. Non è escluso abbia ingerito medicinali, forse per farla finita. E’ successo l’altra sera, lunedì 27 febbraio, intorno alle 18, a Vetralla.

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Le accuse

La storia, però, è iniziata il 20 febbraio. L’uomo, un 47enne del luogo, è infatti accusato dalla sua ex e dal suo nuovo compagno. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe incontrato la sua ex con il nuovo compagno nel parcheggio di un distributore sulla Cassia. Colto da improvvisa rabbia avrebbe iniziato ad inseguire l’auto fino a speronarla più volte, al punto da obbligare il conducente a fermarsi.
Una volta faccia a faccia il 47enne avrebbe iniziato a minacciare il nuovo compagno della sua ex. Poi, presa dalla sua auto una mazza da baseball, avrebbe iniziato a colpire l’auto del rivale. A quel punto i due, la sua ex e il nuovo compagno, sono saliti in macchina e hanno lasciato l’area del distributore.

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L’arresto

Acquisite e sottoposte al giudice le prove raccolte, i carabinieri hanno ottenuto dal gip il mandato di arresto.  Ed è proprio quello che l’altra sera intendevano notificare al 47enne. Come detto, in un primo momento si era pensato si fosse barricato in casa. Ed è a questo punto che sono stati allertati i vigili del fuoco e il 118, per far fronte ad ogni evenienza.  Ma quando i pompieri hanno abbattuto la porta di casa, l’uomo era privo di sensi, un preda a un malore. Immediatamente è stato soccorso e portato in ospedale per le cure del caso. Attualmente è comunque in stato di arresto domiciliare. A quanto pare, il malore sarebbe stato causato dall’aver ingerito medicinali, non è chiaro di che tipo.  Durante la successiva perquisizione, effettuata con l’ausilio di personale del Nucleo antisofisticazioni e sanità, i militari hanno trovato sostanze dopanti.

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