Alessandro Orsini, quando lanciò strali contro il rettore Mancini
Quando Alessandro Orsini lanciò strali contro il rettore Mancini. Scomodo lo è stato sempre. Fin da quando, giovane ricercatore di sociologia politica a Tor Vergata, denunciava intrallazzi e magheggi nella gestione dei concorsi universitari.
Contro il rettore
Citava anche un caso Viterbo, Alessandro Orsini, ex direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss e oggi editorialista del Fatto Quotidiano, diventato un volto notissimo della tv dopo lo scoppio della guerra in Ucraina per via delle sue controverse posizioni anti Nato e filoputiniane. Nel 2011 in una lettera aperta alla professoressa Gloria Pirzio Ammassari, ordinario di Sociologia politica nella facoltà di Scienze politiche della Sapienza, Orsini metteva in fila una serie di casi di presunti concorsi pilotati. “Nel settembre 2010, si svolge il convegno nazionale dell’Associazione italiana di Sociologia. Lei è presente alla cena sociale che si tiene presso la Galleria Meravigli il 23 settembre – scriveva Orsini rivolgendosi alla Pirzio Ammassari – e afferma, in presenza di testimoni (dichiaratisi pronti a testimoniare) che una candidata al concorso di Sociologia politica nell’Università di Viterbo è la compagna del rettore di quell’Università e, sono le sue parole, ‘stanno organizzando il loro matrimonio’. Può dire ai membri della sezione il nome della candidata che, secondo le parole da Lei pronunciate in presenza di testimoni, sarebbe la compagna e futura sposa del rettore di Viterbo? Nella Galleria Meravigli, quel nome fu da Lei pronunciato chiaramente. Lo ripeta, per favore”.
L’attacco
L’allora magnifico dell’Unitus era Marco Mancini, poi assurto successivamente al vertice della Crui, la conferenza dei rettori delle università italiana. Il concorso a cui alludeva Orsini era quello poi vinto da Flaminia Saccà, allora ricercatrice a Cassino e già responsabile università dei Ds.
M. C.