Auto svaligiate, la caccia degli investigatori. C’è l’ipotesi di una banda
Auto svaligiate, la caccia degli investigatori. Continua la caccia allo svaligiatore seriale di auto in sosta, la polizia ha ascoltato le vittime dei furti mentre prende quota l’ipotesi di una banda.
Auto svaligiate, la caccia degli investigatori
Nonostante l’arresto, reso noto venerdì dalla Questura, di un 37enne accusato di aver spaccato il finestrino di una macchina per rubare 800 euro in contanti, le autorità continuano ad indagare. Ad incastrare il presunto ladro, ora agli arresti domiciliari, sono state le registrazioni di una telecamera interna all’automobile colpita. Secondo gli inquirenti, non è da escludere un suo coinvolgimento in altri episodi simili.
L’IPOTESI DEL MERCATO NERO DEI RICAMBI AUTO
Furti in serie
Infatti, negli ultimi mesi sono state circa una decina le segnalazioni di furti avvenuti in circostanze praticamente uguali a quello che ora vede incriminato l’uomo. La squadra mobile, per risalire all’identità dell’arrestato, ha ascoltato le versioni fornite dalle vittime. Inoltre, sono state analizzate decine di telecamere, sia pubbliche che private. E si proseguirà così, ascoltando i racconti dei malcapitati e vagliando i filmati.
LADRO INCASTRATO DALLA TELECAMERA
La pista della banda
Se la pista del lupo solitario è piuttosto accreditata (è stata rinvenuta anche una targa contraffatta che il sospettato utilizzava per fuggire dalla scena del crimine, particolare che fa presagire una reiterazione del reato), si teme anche l’esistenza di una banda specializzata.
Effettivamente, mappando le aree in cui sono stati registrati i furti, si evince una sorta di capillarità: Santa Barbara, Ellera, Murialdo, via Garbini, viale Trento, via Rossi Danielli. Che una sola persona riesca ad agire così in un raggio così ampio? Gli investigatori non sembrano crederci.
Mattia Ugolini
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