Bagnaia: 400 figuranti per la storica processione del Venerdì Santo

Bagnaia: 400 figuranti per la storica processione del Venerdì Santo

E’ tutto pronto a Bagnaia, per la storica processione del Venerdì Santo in programma alle ore 21,30. La rievocazione storica della Passione di Cristo nasce nel lontano 1618 ad opera del medico ternano Michelangelo Carrocci, trapiantato nel borgo di Bagnaia per motivi professionali, e della Confraternita di San Carlo, come è attestato nelle Memorie istoriche del Carones, che, sensibile al problema del tempo, ideò, per tenere unita la propria gente, il rivivere la sorte di Cristo nella sua passione e morte.

Realizzò, così, la costituzione di personaggi che rappresentassero, sfilando, i momenti salienti e cruciali della Passione, con l’aiuto dei Confratelli e di persone sensibili e devote. “La Rievocazione – ricorda Mario Miralli, rettore della Confraternita dei santissimi Carlo e Ambrogio e organizzatore della storica processione – è entrata così nella storia del paese, la sua rappresentazione fu sospesa solamente per eventi bellici.

Dopo alterne vicende, fu definitivamente ripristinata nel 1902 con umili mezzi e senza pretese, solo ed esclusivamente per fede di alcuni uomini, in maniera speciale di Vincenzo Cencioni, che per molti anni e con pochi mezzi di fortuna, coadiuvato da un manipolo di volenterosi paesani, riuscì ad organizzare la Passione del Signore in poche sequenze di quadri.

Dopo la morte di Vincenzo furono il figlio Pietro e il cugino Giovanni Maria a portare avanti il lavoro iniziato. L’ultima guerra e altre vicissitudini hanno impedito la continuità della manifestazione. Nel 1967 fu costituito il comitato permanente del Venerdì Santo”.

LEGGI ANCHE Pizza di Pasqua, torna il concorso a Bagnaia

Quattrocento figuranti

Il Comitato è composto da pochi elementi, che, sulla scia dei predecessori intendono portare avanti con umiltà e sacrificio quanto ereditato, con amore e devozione. Oggi la rievocazione storica si mostra imponente, sia per la ricchezza e varietà dei costumi, ricostruiti fedelmente su precisa indicazione storica, sia per l’alto numero dei figuranti (circa 400). Escono dalla chiesa di San Giovanni Battista tra il luccichio di 100 fiaccole e, accompagnati da un sottofondo musicale, incedono sulla scia della vecchia processione, percorrono la parte esterna del borgo, per introdursi nel cuore del borgo antico, per poi riuscirne lentamente verso il portale di Villa Lante, dove avviene la Crocifissione.

Ultimato ciò, la parata militare si ricompone per rientrare nel borgo antico fino all’ex chiesa di Santo Stefano. Nello stesso momento, nella zona della Crocifissione, si forma una processione formata dalla Bara del Cristo Morto portata a spalla da quattro figuranti. Al suo seguito l’antica statua della Madonna Addolorata.