Cannabis light, due commercianti patteggiano. L’indagine della Finanza | Foto | Video

Cannabis light, due commercianti patteggiano. L’indagine della Finanza. Due gestori di un negozio di Viterbo che sarebbe dovuto essere di cannabis light hanno avanzato una richiesta di patteggiamento e il gip del tribunale, previo consenso del Procuratore viterbese Paolo Auriemma, l’ha accolta.

LA FINANZA SEQUESTRA DUE DISCARICHE ABUSIVE

Cannabis light, due commercianti patteggiano

A uno dei due è stata applicata la pena di due anni e otto mesi, e ottomila euro di multa. All’altro, invece, la pena di quattro anni e diecimila euro di multa. Le indagini sono iniziate a settembre del 2022, quando la Guardia di Finanza di Viterbo, in collaborazione con la sezione aerea di Pratica di Mare, ha individuato tre porzioni di terreno con annesso magazzino, dove veniva coltivata, essiccata e lavorata canapa qualificata come light dai titolari dell’attività. Tuttavia, dai primi accertamenti, le fiamme gialle hanno constatato che non si trattava di canapa light, poichè veniva superato il limite del principio attivo previsto dalla legge.

L’indagine della Finanza

I finanzieri hanno sequestrato 21 mila mq di aree agricole, 3700 piante in coltivazione, un capannone di 350 mq, un locale commerciale di 120mq. Inoltre 416 kg di marijuana, 3 kg di hashish, 6 kg di polvere di hashish, 3 kg e mezzo di semi non certificati, 1,6 litri di di olio con estratto di canapa. Sono stati sequestrati anche attrezzi agricoli e diverse attrezzature per la coltivazione della canapa nonchè la documentazione sugli incassi e 14.000 euro in contanti.

Le analisi

Le successive analisi svolte dal laboratorio di Biologia Molecolare dell’Università della Tuscia hanno confermato i risultati investigativi. La sostanza sequestrata conteneva un quantitativo di Thc, tetraidrocannabinolo, superiore al limite consentito. Il Gip, su richiesta del pm, aveva applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’obbligo di dimora per i due soggetti.

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