Capitale della cultura 2025, Bagnoregio finalista lavora all’audizione di marzo
Capitale italiana della cultura 2025: l’ingresso di Bagnoregio nel novero delle 10 finaliste ha portato grande entusiasmo in paese. Ora Comune e Casa Civita sono al lavoro per preparare l’audizione che si terrà a Roma nella sede del ministero della Cultura lunedì 20 marzo.
Il sindaco Luca Profili
Per il sindaco Luca Profili “è già motivo di grande orgoglio essere tra le prime dieci, c’erano in corsa città che hanno una storia e una grandezza diverse. La cosa molto importante di questa nostra candidatura è che abbiamo messo al centro Bagnoregio, in genere siamo abituati a ragionamenti su Civita. Questa candidatura sposta l’asse e mette al centro il paese. Siamo in partita e cercheremo di giocarcela fino alla fine”. In ogni caso, conclude Profili, “il dossier su cui abbiamo lavorato è per noi una road map del futuro del nostro territorio. Anche se non dovessimo riuscire non avremo sprecato lavoro ma colto un’occasione per un ragionamento serio sul domani e sul nostro modello di sviluppo”.
Francesco Bigiotti (Casa Civita)
Francesco Bigiotti, amministratore unico Casa Civita, accoglie l’ingresso nella top ten come “un premio ai dieci anni di lavoro che hanno fatto crescere sia turisticamente che economicamente il territorio attraverso la cultura, vero motore e volano del nostro modello. Il nostro dossier di candidatura coniuga trenta progetti strutturali che si articolano e collegano tra di loro attraverso sette leve: comunità, crescita, bellezza, innovazione, inclusione, area vasta e futuro. L’obiettivo è che partendo dall’ispirazione del ponte che collega Civita a Bagnoregio è che il ponte della cultura possa collegare, in un prossimo futuro, Bagnoregio all’area vasta del mondo”.
Ai trenta progetti si aggiunge un ricco calendario di appuntamenti culturali: teatro, musica, arti figurative, formazione. L’obiettivo è mettere al centro la cultura e dimostrare le potenzialità del rigenerare i territori e migliorare le opportunità di vita per le nuove generazioni.
Il progetto di candidatura parte dal Patto per il Borgo: fondamentale in questo percorso – sottolineano dal Comune – è stato il dialogo con i cittadini che si è manifestato negli incontri con i giovani e nella costruzione del progetto dell’Archivio della Memoria.