Capitale della cultura. Sgarbi: “Candidatura in salita”
Vittorio Sgarbi fa la sua prima apparizione da assessore in Consiglio comunale per lanciare la candidatura di Viterbo a capitale europea della Cultura. Il critico, titolare dell’assessorato alla Bellezza nella giunta Frontini, martedì 7 febbraio ha fatto una sorpresa a consiglieri e giornalisti, presentandosi a Palazzo dei Priori. La carrambata di Sgarbi non è stata casuale: era prevista infatti l’approvazione della delibera per dare mandato alla giunta di avviare le procedure per presentare la candidatura, a lungo caldeggiata anche da lui.
VITERBO SOGNA DI DIVENTARE CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Sgarbi: la prima volta in Consiglio da assessore
E così, per la prima volta dalla vittoria alle elezioni di giugno, per Sgarbi è stato il debutto in Sala d’Ercole. “Delle città italiane scelte nel passato per essere capitali europee della Cultura – ha detto accanto alla Frontini – non si ricorda quasi nessuno. Così è nata la frenesia per cui diversi comuni si candidano ad essere capitale italiana, manifestazione indetta dal ministro Franceschini dieci anni fa. Però Frontini è stata brava a non cedere al richiamo della scelta facile e puntare più in alto”. Un endorsement che rinnova le comuni vedute dei due: “Mancano solo 10 anni – ha proseguito Sgarbi – ma in realtà sono 5, perché la decisione sarà presa nel 2028”.
La strada in salita
La strada, però, è in salita: “Concorreranno Venezia ed altre città con una storia ed un’immagine più forti del nostro”. E poi, c’è un grande problema: “Uno dei motivi per cui potrebbe non toccare a Viterbo è la debole struttura alberghiera. Da qui al 2033 l’imperativo dovrà essere quello di rendere la città più accogliente”.
Mattia Ugolini
ARTICOLO COMPLETO SUL CORRIERE DI VITERBO DELL’8 FEBBRAIO
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