Coldiretti: crollati dell’8 per cento gli acquisti di frutta

Coldiretti: crollati dell’8 per cento gli acquisti di frutta

Crollano dell’8% gli acquisti di frutta da parte degli italiani nel 2022, a causa del caro prezzi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Lazio sulla base dei dati Cso Italy in occasione della Giornata nazionale della frutta italiana.

Ieri a Cosenza sono scesi in piazza i giovani agricoltori Coldiretti, per fermare la strage di piante da frutto, che sta provocando la desertificazione dei territori. Addio, infatti, a oltre 100 milioni di piante di frutta fresca in Italia negli ultimi quindici anni con la scomparsa che riguarda tutte le principali produzioni, dalle mele alle pere, dalle pesche alle albicocche, dall’uva da tavola alle ciliegie, dalle arance alle clementine. Tengono solo il cedro e il bergamotto.

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Nel Lazio, stando ai dati Istat dell’ultimo censimento generale dell’agricoltura, sono presenti oltre 48 mila aziende ortofrutticole. Nello specifico le aziende che coltivano il melo sono oltre 1.500, su una superficie di 364 ettari e oltre mille quelle che si occupano della coltivazione del pero che si estende su 323 ettari. Sono, invece, 219 quelle che coltivano anche altre pomacee su 46 ettari. Per il pesco troviamo più di 1.300 aziende su 922 ettari e 168 aziende per la nettarina, che occupa una superficie di 72 ettari.

La coltivazione dell’albicocco coinvolge più di 1.150 aziende su 291 ettari di terreno, mentre per la coltivazione dell’uva da tavola su una superficie di circa 500 ettari, troviamo 741 aziende. “E’ importante valorizzare i prodotti base della dieta mediterranea – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – a partire proprio dalla frutta e dalla verdura”.