Contro Auriemma presentati più esposti

Contro Auriemma presentati più esposti

Contro Auriemma presentati più esposti. “Non mi permetto di commentare: saranno i magistrati, i giudici a valutare se esistano fatti o responsabilità rilevanti o meno”. Lo ha dichiarato il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, in merito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm perugino Gennaro Iannarone per il procuratore Paolo Auriemma e il sostituto procuratore Eliana Dolce. I due indagati, ai quali viene contestato il reato di rifiuto od omissione di atti d’ufficio, il 29 giugno si ritroveranno al cospetto del gup di Perugia Angela Avila, “per non aver svolto indagini e aperto un procedimento sui pestaggi e i maltrattamenti avvenuti nel carcere di Mammagialla, denunciati da Anastasia tra il 2018 e il 2019”.

Allora presentai più di due esposti, dal giugno del 2018 fino all’inizio del 2019 – spiega Anastasia -. Un anno fa fui sentito dalla Procura di Perugia e sapevo che doveva essere valutata una ipotesi di questo genere. Pur non avendomi circostanziato quale fosse il procedimento, mi chiesero informazioni sulle vicende di Viterbo e ho capito allora che doveva trattarsi di qualcosa che implicava la responsabilità di magistrati viterbesi, altrimenti Perugia non avrebbe avuto alcuna competenza”.

Il risvolto processuale in questione riguarda la morte del detenuto egiziano Hassan Sharaf, deceduto il 30 luglio di 5 anni fa all’ospedale di Belcolle dopo aver tentato il suicidio, il 23 luglio precedente, nella cella di isolamento dov’era stato rinchiuso.  La cosa che mi è sempre stata a cuore sin dall’inizio di questa vicenda è l’accertamento di quanto accaduto a questo povero ragazzo“, ha concluso il Garante.

Valeria Terranova

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