Crollano i consumi delle famiglie e spariscono i negozi di vicinato
Crollano i consumi delle famiglie e spariscono i negozi di vicinato. La crisi del terziario, che in sei mesi a Viterbo ha portato a una diminuzione delle piccole e medie imprese dell’1,8%, si somma a quella più grave che riguarda complessivamente il comparto del commercio. Secondo i dati dell’Istituto Tagliacarne, in dieci anni, tra il 2012 e il 2022, nel capoluogo sono scomparse 125 imprese del commercio al dettaglio situate nel centro storico, e 43 che operavano in periferia.
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Spariscono i negozi di vicinato
I numeri delle chiusure sono cresciuti soprattutto negli ultimi due anni, arrivando, nel secondo semestre del 2022, al -1,8% rilevato dallo studio realizzato da Ebit Lazio (Ente bilaterale per il terziario), Lab Chain e Università Roma Tre, presentato nei giorni scorsi a Roma in occasione del ventennale dell’Ente bilaterale per il terziario. Per il presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello, “più che le chiusure di piccole e medie imprese del terziario, preoccupa il dato negativo riferito alle nuove iscrizioni in Camera di commercio. Un segnale che deve allarmare, perché sta a significare che il potere di acquisto delle famiglie è fortemente penalizzato dai rincari, per cui non si spende più”.
B. M.