Degrado al Riello, i residenti esaperati chiedono interventi
Non c’è fine al degrado in via Amedeo Cerasa, nella zona del Riello. Ogni giorno si ripetono episodi di vandalismo e spaccio e i residenti – che già nei mesi scorsi avevano lanciato l’allarme – tornano alla carica chiedendo al Comune di Viterbo di bonificare l’area, abbandonata a se stessa da tanto, troppo tempo.
Già, perché le opere di urbanizzazione nella zona G2 in località Riello sono state cedute a titolo gratuito al Comune, a cui spetta dunque la manutenzione. Un passaggio di consegne avvenuto il 27 settembre 2010 tra l’impresa edile che effettuò i lavori per la realizzazione del complesso edilizio residenziale di via Cerasa e l’allora assessore ai lavori pubblici della giunta Marini, l’ex sindaco Giovanni Arena.
Ma nonostante il verbale di presa in consegna delle opere di urbanizzazione, la zona del Riello che sovrasta il capolinea dei bus Cotral, compresa la stradina di accesso alle villette, è il regno del più completo degrado. In pochissime occasioni, infatti, le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi tredici anni (Marini, Michelini, Arena e oggi Frontini) si sono adoperate per sistemare la zona, dove spesso si aggirano spacciatori, gente ubriaca e si verificano risse, episodi di violenza e schiamazzi, anche nel cuore della notte.
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L’appello
“Purtroppo, nonostante i numerosi esposti presentati al Comune e alla Prefettura e le continue segnalazioni non è cambiato nulla – protesta una residente di via Cerasa -. Così, insieme agli altri condomini abbiamo deciso di uscire nuovamente allo scoperto, in quanto siamo esasperati e al tempo stesso ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Ogni volta che si verifica qualche episodio, per così dire, spiacevole, l’ultimo solo un paio di settimane fa, una rissa al Riello, chiediamo l’intervento di polizia e carabinieri, ma l’aspetto più importante, di cui il Comune non se ne prende cura, è quello della manutenzione”.
Ai lati della stradina che i residenti percorrono per arrivare a casa, infatti, l’erba è incolta e tra la vegetazione si nascondono siringhe, bottiglie vuote e rifiuti. “Il primo passo da fare sarebbe quello di tagliare l’erba e ripulire la via – riprende la residente -. Inoltre va sostituita la rete di recinzione che delimita la zona, in quanto è stata danneggiata in diversi punti, quelli che tipi poco raccomandabili sfruttano per entrare all’interno e bivaccare fin sotto le nostre case”.