Deposito scorie nucleari, scelta dei siti. Il ministero vuole vederci chiaro

Deposito scorie nucleari, scelta dei siti. Il ministero vuole vederci chiaro

Deposito scorie nucleari, scelta dei siti. Il ministero vuole vederci chiaro. “A settembre è stato chiesto a Sogin di effettuare approfondimenti circa i criteri di esclusione adottati per stilare la Cnai”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo a una interrogazione nel corso del question time alla Camera. L’oggetto è ovviamente il deposito nazionale dei rifiuti nucleari, e, nello specifico, la Carta nazionale delle aree idonee ad ospitarlo.

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Deposito scorie

Il documento, inviato al ministero a fine agosto, subito dopo la conclusione del confronto con istituzioni e associazioni, nella Tuscia è stato oggetto di una serie di contestazioni portate anche all’attenzione del Tar grazie al ricorso dei movimenti ambientalisti. Ricordiamo che nel documento figurano tutti i siti individuati a suo tempo nella Tuscia come potenziali, e ora invece ritenuti idonei. Si tratta di 22 aree, il numero più alto stilato da Sogin in ambito nazionale.

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La mossa del ministero

Il ministero, dunque, ha rispedito la Carta a Sogin chiedendo approfondimenti in merito: “Gli esiti dell’attività di verifica – ha infatti chiarito Pichetto Fratin rispondendo alla Camera – hanno evidenziato la necessità di integrazioni circa l’applicazione di alcuni criteri di esclusione o di approfondimento adottati da Sogim riguardo ad alcune aree potenzialmente idonee”.

B. M.

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