Due donne rapinate in casa sotto la minaccia di un coltello e di una pistola

Due donne rapinate in casa sotto la minaccia di un coltello e di una pistola

Due donne rapinate in casa sotto la minaccia di un coltello e di una pistola. E’ successo nella tarsa serata nel centro di Viterbo.

I carabinieri del Nucleo operativo – sezione Radiomobile della Compagnia di Viterbo sono stati chiamati dalle due donne, di origine colombiana che hanno spiegato di essersi viste piombare in casa due uomini, uno dei quali con volto coperto e armato di coltello e pistola. I due, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitazione delle vittime, sotto minaccia, avevano portato via alle due donne i soldi che avevano con loro ed i telefoni cellulari.

Le indagini

“Di fronte ad un reato così grave quale una rapina a mano armata commessa nottetempo dentro la casa di privati cittadini, i militari del Radiomobile non hanno perso tempo, considerata anche la preoccupazione diffusa tra la cittadinanza in ragione di alcuni reati commessi nel centro storico negli ultimi tempi. Le indagini immediatamente esperite dai colleghi della stazione carabinieri di Canino venivano individuati già dopo poche ore i presunti responsabili di questa grave azione delittuosa in due ragazzi di anni 25 e 18 che al momento vivono a Canino e che avevano conosciuto le due donne pochi minuti prima” fanno sapere i carabinieri in una nota.

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Telecamere

L’indine, aggiungono i carabinieri, è stata condotta anche con “l’ausilio delle videocamere del sistema di videosorveglianza del comune di Viterbo e di alcune private, rivelatosi indispensabile per risalire alla via di fuga”.

“Nel corso delle perquisizioni domiciliari poste in essere dai militari il giorno successivo, venivano rinvenuti gli elementi che allo stato attuale hanno permesso di attribuire ai due soggetti la responsabilità di quanto accaduto: un grosso pugnale utilizzato per minacciare le vittime e commettere il reato, nonché gl’indumenti e gli zaini che indossavano in quel momento”.

“In virtù dei gravi indizi, il Tribunale di Viterbo, su richiesta della Procura della Repubblica, emetteva nei confronti dei presunti autori la misura cautelare dell’obbligo di dimora notificate che gli operanti hanno notificato nei giorni scorsi agl’interessati”.