Il Corso non è più la strada dello shopping. I commercianti: “Colpa del caro-parcheggi”

Il Corso non è più la strada dello shopping. I commercianti: “Colpa del caro-parcheggi”

Il Corso non è più la strada dello shopping. I commercianti: “Colpa del caro-parcheggi”. Aveva resistito fino ad oggi: il Corso, nel generale spopolamento del centro storico, con la sua connotazione di via principale dello shopping, aveva in qualche modo mantenuto un certo passeggio di persone, anche se lontano dai livelli degli anni Ottanta e Novanta.

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Il Corso non è più la strada dello shopping

Ma la desertificazione che ha pian piano divorato gran parte del centro storico, pare, ora, estendersi anche all’arteria principale che in qualche modo pompava ancora qualche goccia di sangue alla città antica, mantenendola viva. Oggi, però, l’allarme inizia a suonare anche qui. A darlo sono loro, quelli che stanno tutti i giorni, da mattina a sera, sul campo: i commercianti. “C’è un crollo totale delle persone”, dice Fabrizio Cardoni con un negozio in via Marconi e uno al Corso. Non si parla più nemmeno di diminuzione: “Non passa più nessuno”, prosegue.

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I commercianti: “Colpa del caro-parcheggi”

Il crollo riguarderebbe questo primo scorcio del 2023: “Lo stiamo notando da qualche mese – spiega Cardoni – . Io vendo coperte, articoli per l’inverno, ma anche in primavera avevamo i matrimoni. Quest’anno non si vede nessuno. Manca la provincia di Viterbo. Non viene più al centro”, conclude, indicando tra le possibili cause “l’aumento della tariffa dei parcheggi. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di introdurre la frazione di ora. Chi viene e si ferma 20 minuti, non può pagare per intero”, dice. Parcheggi che sono passati da un euro a 1,50 l’ora.

Tiziana Mancinelli

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