Inizio anno scolastico, l’augurio della sindaca Frontini, dell’assessore Antoniozzi e della consigliera Giliberto

Inizio anno scolastico, l’augurio della sindaca Frontini, dell’assessore Antoniozzi e della consigliera Giliberto

L’augurio a tutti i dirigenti scolastici, agli insegnanti e agli educatori, al personale Ata, ai genitori e a tutta la comunità educante cittadina da parte della sindaca Chiara Frontini, dell’assessore all’Educazione Alfonso Antoniozzi e della consigliera delegata ai rapporti con le scuole Rosanna Giliberto, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.

“Nella scuola, ciascuno si trova in tasca sassolini e briciole di pane non per un caso, ma per un disegno preciso”

Il messaggio di auguri si apre con un brano tratto dal saggio “I bambini che si perdono nel bosco. Identità e linguaggi nell’infanzia”, di Andrea Canevaro, pedagogista di fama internazionale e professore emerito dell’Università di Bologna, considerato in Italia il padre della pedagogia speciale e uno dei primi a credere nell’integrazione scolastica.

“Quando un bambino va a scuola, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi e li buttano per terra, in modo da saper ritrovare la strada di casa anche di notte, alla luce della luna. Ma ci sono bambini che non riescono a far provvista di sassolini, e lasciano delle briciole di pane secco come traccia per tornare a casa. È una traccia molto fragile e bastano le formiche a cancellarla: i bambini si perdono nel bosco e non sanno più ritornare a casa”.

“La scuola è come un bosco in cui alcuni sanno ritrovare la propria strada, sanno leggerla e sanno orientarsi… altri bambini passano la giornata nel bosco e anche loro imparano tante cose: conoscono alberi e piante, animali e insetti, ma alla fine della giornata conoscono anche la paura di non sapersi orientare, di non sapere la strada di casa. Hanno imparato tanto, forse, e lo dimenticano perché non riescono a collegarlo alla traccia e alla memoria della strada di casa: il bosco diventa il posto pauroso in cui si perdono, senza riconoscere le proprie tracce, sempre estranei e sempre respinti. Nella scuola, ciascuno si trova in tasca sassolini e briciole di pane non per un caso, ma per un disegno preciso”.

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L’augurio della sindaca Frontini, dell’assessore Antoniozzi e della consigliera Giliberto

“Nel lontano 1986 – si legge nella nota-, il compianto dott. Canevaro invocava attraverso il suo saggio la funzione educativa della scuola. E oggi, cosa chiediamo noi, all’inizio del nuovo anno scolastico per le nostre bambine e i nostri bambini, alunne ed alunni, studentesse e studenti?

In primo luogo che le loro famiglie trovino sempre le risorse per non venir meno alla funzione educativa e protettiva, ma per tutti i soggetti in educazione speriamo, soprattutto, in un “esercito” di insegnanti, che opportunamente supportati da illuminati leader scolastici, creino quegli ambienti di apprendimento capaci di fornire “le pietre” su cui strutturare la propria identità.

E queste pietre sono le emozioni e la creatività che stimolano il vero sapere, fatto di conoscenza, abilità e competenza, prima fra tutta quell’imparare ad imparare che rende la persona autonoma, libera e capace di tenere “l’Orco” a distanza.

E su questo augurio si poggia l'”hinc ad maiora” (da qui a cose più grandi) da parte della nostra Amministrazione, che accompagni il percorso delle future donne e dei futuri uomini, cittadine e cittadini viterbesi.

Buon nuovo anno scolastico a tutte e a tutti voi!”

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