Lavori in piazza del Plebiscito: i commercianti chiedono indennizzi, Frontini dice no

Lavori in piazza del Plebiscito: i commercianti chiedono indennizzi, Frontini dice no

I commercianti chiedono indennizzi al Comune per i possibili mancati guadagni a causa dei lavori in piazza del Plebiscito, ma Frontini li stoppa: “Sarebbe insostenibile e creeremmo un precedente. Ora monitoriamo la situazione e poi valuteremo”.

Così ha risposto la sindaca, che ieri, a Palazzo dei Priori, ha incontrato una delegazione di imprenditori del centro storico, titolari di varie attività tra via Roma e piazza del Comune. II tema erano appunto i lavori nel piazzale principale del centro storico, interessato dal primo cantiere targato Pnrr per il rifacimento della pavimentazione.

Al  Corriere  i commercianti avevano spiegato che, già nel primo giorno di lavori, avevano registrato meno acquisti del previsto, paventando anche una possibilità: quella di chiedere all’ente di via Ascenzi un risarcimento per eventuali danni al fatturato connessi all’opera. E così è stato. “L’incontro è stato positivo – hanno dichiarato alcuni esercenti -. Abbiamo spiegato al sindaco che siamo favorevoli ai miglioramenti della città e alle buone iniziative prese. Chiedevamo semplicemente una comunicazione tempestiva per questo evento programmato, anche perché questa stagione viene dopo un lungo periodo di restrizioni dovuto al Covid e le attività hanno investito con largo anticipo per programmare una primavera-estate redditizia”.

Per questo motivo la paura di non lavorare come dovuto è negli occhi di tutti i commercianti. Questi primi giorni ne sono un esempio. “Abbiamo anche chiesto all’amministrazione di pensare ad un rimborso qualora il cantiere dovesse incidere negativamente sui ricavi e soprattutto sulla mole di lavoro”.

Ma la risposta di Frontini è stata negativa: “Abbiamo tanti cantieri in vista – spiega la sindaca al  Corriere, non sarebbe sostenibile immaginare per tutti i casi un ristoro alle attività. Inoltre, se si vuole riqualificare la città, ripristinare strade e mettere a terra interventi strategici, bisogna aprire i cantieri”.