Maestra denunciata per maltrattamenti nei prossimi giorni ascoltata dai pm
Bambini strattonati, presi per le braccia e alzati con modi bruschi dalla sedia e fatti allontanare dal banco, oppure portati in una postazione isolata. Il tutto accompagnato da parole forti, urlate a due centimetri dai loro visi. Questo si vede nei video delle registrazioni effettuate nella classe gestita dalla maestra denunciata per maltrattamenti nei confronti di alunni della scuola materna a lei affidati. Non è ancora stato fissato l’interrogatorio di garanzia, nell’ambito del quale l’insegnante avrà l’occasione di difendersi.
Al momento, a parlare sono le immagini registrate in classe. In una di queste si nota un adulto che entra nell’aula mentre l’insegnante alza con forza dal tavolo un bambino e lo porta in una zona diversa della classe. In altre si sente la donna apostrofare i piccoli: “Stai zitta, non sei nessuno”, detto a una bambina, oppure: “Smettila di piangere che ti butto dove butto i rami secchi”. Frasi pronunciate con voce dura, tale da impressionare gli alunni, fino al punto che non volevano più andare a scuola. Dai loro malesseri e dalle segnalazioni dei genitori è partita l’inchiesta della Procura, coordinata dai pm Paola Conti e Michele Adragna, e affidata ai carabinieri del Nucleo Investigativo che hanno indagato a partire dalle prime segnalazioni avvenute a fine marzo.
Sentiti alcuni genitori
I fatti contestati si sarebbero verificati in una scuola materna di un comune a sud della provincia. Data l’età delle presunti vittime – si tratta di bambini dai 3 ai 5 anni – gli inquirenti hanno ritenuto di non dover ascoltare gli alunni (l’audizione sarebbe comunque avvenuta in forma protetta) ma nel frattempo sarebbero stati sentiti alcuni dei genitori che avevano segnalato il fatto.
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A quanto pare, inoltre, la stessa dirigente scolastica aveva segnalato i comportamenti della maestra e aveva iniziato a monitorarla. La sua segnalazione è arrivata ai carabinieri insieme a quella dei genitori. Non è escluso che siano stati ascoltati anche i suoi colleghi. In uno dei video, come detto, si nota infatti l’ingresso di un adulto in classe mentre la docente strattonava un alunno. I sui metodi educativi, in definitiva, potrebbero essere stati oggetto di segnalazione anche da parte dei colleghi. Comportamenti, secondo gli inquirenti improntati ad un rimarcato autoritarismo, con condotte aggressive e atteggiamenti denigratori nei riguardi di minori.